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Martedì 08 Dicembre 2009
Pizza Stg/ Coldiretti: In Italia è straniera una pizza su due
Pizza Stg/ Coldiretti: In Italia è straniera una pizza su due Importante garantire l'origine nazionale degli ingredienti
Roma, 8 dic. (Apcom) - Almeno una pizza su due contiene ingredienti principali importati dall'estero senza alcuna indicazione per i consumatori che credono di assaporare i prodotti della tradizione Made in Italy mentre viene loro servito un mix di farina, pomodoro, mozzarelle e olio provenienti da migliaia di chilometri di distanza. Lo afferma la Coldiretti che, in riferimento al riconoscimento comunitario alla pizza napoletana Stg, sottolinea l`importanza di "garantire l`origine nazionale degli ingredienti"."Nelle pizzerie viene servito sempre più spesso un prodotto preparato con cagliate provenienti dall'est Europa, invece della tradizionale mozzarella", osserva l'organizzazione agricola. Non solo, si serve "pomodoro cinese invece di quello nostrano, olio di oliva tunisino e spagnolo o addirittura olio di semi al posto dell'extravergine italiano e farina canadese o ucraina che sostituisce quella ottenuta dal grano nazionale".In Italia, sono stati importati in un anno "500 milioni di chili di extravergine, 86 milioni di chili di cagliate per mozzarelle, 130 milioni di chili di concentrato di pomodoro e 5 miliardi di chili di grano tenero", fa notare la Coldiretti che mette in guardia tutti: "Il rischio è di perdere definitivamente lo storico legame con il territorio di provenienza della pizza".La specialità è nata a Napoli a metà del 1.700 ed è diventata per sempre vessillo tricolore, ricorda la Coldiretti, con il bianco della mozzarella, il rosso del pomodoro ed il verde del basilico, quando il pizzaiolo Raffaele Esposito dedicò la pizza Margherita alla regina di casa Savoia nel 1889.Oggi la pizza è la parola italiana più conosciuta all'estero con l'8%, ricorda la Coldiretti, seguita dal cappuccino (7%), dagli spaghetti (7%) e dall'espresso (6%), secondo un sondaggio on line della Societa' Dante Alighieri.
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