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Giovedì 11 Novembre 2010
Pompei/Opposizioni insistono:Bondi si dimetta o mozione sfiducia
Pompei/Opposizioni insistono:Bondi si dimetta o mozione sfiducia Pd:Se ne andrà al più tardi insieme alle dimissioni di Berlusconi
Roma, 11 nov. (Apcom) - Le opposizioni di Idv e Pd insistono con la richiesta di dimissioni del ministro per i Beni Culrturali sandro Bondi per il crollo a Pompei,confermando la presentazione di una mozione di sfiducia individuale nei suoi confronti se il ministro resterà al suo posto dopo "la deludentissima e inconcludente" informativa resa da Bondi al Parlamento, ieri alla Camera ed oggi in Senato."Bondi - afferma il Vicepresidente dei senatori Pd Luigi Zanda- si deve dimettere. Per la debacle della tutela, per lo sciopero dei musei, per la crisi del teatro, per le difficoltà del cinema italiano. Ma il Ministro ha annunciato di non volerlo fare. Vorrà dire che se ne andrà tra non molto quando Berlusconi salirà al Quirinale a presentare le sue dimissioni al Capo dello Stato. E' giusto, in fondo anche Berlusconi è responsabile del crollo della Casa dei gladiatori almeno quanto Bondi"."La più grande responsabilità politica di Bondi - accusa ancora il Vicepresidente del gruppo Pd- è quella d'essere stato complice di un uomo che di Pompei non sa nulla e che quando si parla di cultura pensa subito alla Tv e al grande fratell. Scegliendo Sandro Bondi come Ministro per i Beni culturali temo che il Presidente Berlusconi, con la sua nota mancanza di senso dello Stato, non si sia preoccupato tanto dell'attitudine a fare il Ministro quanto della fedeltà, che per lui conta più di qualsiasi competenza ministeriale. L'errore del Ministro è stato l'essersi sollecitamente accodato, forse per fedeltà, forse per incapacità, alla disinvoltura con la quale Berlusconi ha governato l'Italia con le ordinanze di Protezione civile, senza riflettere che Pompei e il Foro romano sono cose molto diverse dalle alluvioni e dai terremoti o dai grandi eventi. L'altro gravissimo errore di Bondi è stato non aver saputo o voluto fare del nostro patrimonio culturale una priorità assoluta tra le politiche del governo. Anche gli Stati, come le persone, quando le risorse sono limitate, debbono saper scegliere come impiegarle al meglio e non buttarle via in scelte capricciose."Pompei - dice il capogruppo Pd in commissione Cultura a Palazzo Madama Antonio Rusconi- è uno dei siti più visitati dai turisti e dagli studiosi di tutto il mondo. Non può essere tutto liquidato come una semplice fatalità. Non è più tempo delle ipocrisie. A questo punto il Governo ammetta davanti al Paese le proprie responsabilita'. Bondi ne tragga le conseguenze e si dimetta. La sua autodifesa in Parlamento è stata deludente".Bondi deve assumersi appieno la responsabilita' di non essere riuscito a evitare che Tremonti sottraesse risorse fondamentali ad un settore fin troppo depredato dal Governo per fare cassa".(segue)
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