Russia/ L'opposizione serra le fila per manifestazione di Mosca

Russia/ L'opposizione serra le fila per manifestazione di Mosca "Non possiamo garantire che tutto filerà come abbiamo previsto"

Mosca, 10 dic. (TMNews) - L'opposizione russa cerca di rimanere unita ma non è ancora chiaro se riuscirà a mantenersi compatta, in vista della manifestazione di oggi a Mosca, dove sono attese 30.000 persone per contestare i risultati delle legislative, mentre i social network parlano di un centinaio di altre città coinvolte. Sono evidenti le polemiche tra Boris Nemtsov, ex vice premier con Boris Eltsin, tra i fondatori del movimento Solidarnost' e il fronte che unisce Ilya Ponomarev, deputato di Russia Giusta e Sergey Udaltzov, esponente di Altra Russia. Ma Udaltzov, uscito dal carcere solo ieri, dopo esser stato fermato nella manifestazione di domenica scorsa, sarebbe stato forzosamente ricoverato in ospedale.I primi a correre rischi sono i "giornalisti" nellamanifestazione, hanno detto alcuni esponenti dell'opposizione come lo stesso Ponomarev e Nastja Udaltzova, moglie di Sergey Udaltzov. "Il nostro compito è condurre una manifestazione pacifica, ma non possiamo garantire che tutto filerà come abbiamo previsto", dice la Udalzova, per poi precisare di non aver condiviso in pieno l'accordo t.Il nastro bianco si afferma intanto come simbolo della protesta: per alcuni blogger si è trasformato in un logo che sostituisce la propria foto. "La manifestazione deve essere pacifica, senza vetri rotti, senza scontri" è il messaggio più volte ripetuto. Mentre pare che verrà eseguita la canzone "Siamo in un manicomio e votiamo per Putin" dei Rabfak, già nota per il testo irriverente e particolaremente sarcastico. Ed emerge la volontà di andare avanti: un'altra manifestazione potrebbe tenersi sabato 17 dicembre. L'opposizione intende scendere in strada e chiedere alla gente: Per chi avete votato? Voterete per Vladimir Putin il 4 marzo alle elezioni per il Cremlino? In un provocatorio sondaggio, ancora una volta volto a denunciare quelle 'violazioni' già evidenziate dall'Osce.

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