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Giovedì 18 Novembre 2010
Sakineh/ Frattini: "Speriamo si possa arrivare a liberazione"
Sakineh/ Frattini: "Speriamo si possa arrivare a liberazione" Gesti di forza potrebbero essere dannosi per sorte Sakineh
Roma, 18 nov. (Apcom) - Intervenendo al programma Unomattina su Rai Uno, il ministro degli Esteri Franco Frattini ha aperto uno spiraglio sulle sorti di Sakineh, la donna iraniana condannata a morte in Iran perché giudicata colpevole di adulterio e dell'omicidio del marito, prospettando addirittura l'ipotesi di una sua liberazione."Sappiamo che alla fine, sarà una decisione del governo se eseguire la condanna a morte o se invece, come noi desideriamo, lasciare libera questa donna", ha spiegato Frattini. Ricordando la recente visita del vicepresidente iraniano a Roma, Hamid Baghaei, il capo della diplomazia italiana ha aggiunto: "L'impegno di tutti noi è di salvare la vita di Sakineh e, attraverso azioni di diplomazia internazionale, convincere le autorità iraniane a fare gesto di clemenza". "Ho parlato con il vicepresidente iraniano, in visita a Roma, di un fatto importante: se c'è il perdono della famiglia della persona uccisa, del marito - e pare che questo perdono ci sia o stia arrivando - ci potrebbe addirittura essere la liberazione di Sakineh".Pressione diplomatica, quindi, e non "gesti di forza, che potrebbero risultare dannosi per la sorte di Sakineh", ha concluso il ministro.
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