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Giovedì 21 Ottobre 2010
Sarah Scazzi/ Gip decide oggi se lasciare Sabrina in carcere
Sarah Scazzi/ Gip decide oggi se lasciare Sabrina in carcere La procura smentisce ricostruzione fantasiose
Avetrana (TA), 21 ott. (Apcom) - C'è grande attesa per la decisione del Gip (giudice per le indagini preliminari) del tribunale di Taranto Martino Rosati, che questa mattina depositerà in cancelleria la sua decisione, sciogliendo così la riserva sulla posizione di Sabrina Misseri, la cugina di Sarah Scazzi, accusata di aver avuto un ruolo nella morte della piccola. Infatti, dopo essere rimasto "isolato" dal primo pomeriggio di lunedì il giudice per le indagini preliminari di Taranto oggi, dopo oltre 48 ore, comunicherà quali sono le sue convinzioni.Sabrina Misseri è stata arrestata lo scorso venerdì al termine di una giornata convulsa che aveva visto il padre Michele nelle vesti del suo più grande accusatore. Ma non solo, le dichiarazioni di Misseri avevano fatto il paio con quelle dell'altra amica Mariangela Spagnoletti e con alcuni riscontri investigativi che alla fine avevano convinto i pubblici ministeri Pietro Argentino e Mariano Buccolieri ad emettere un provvedimento di fermo nei confronti della figlia dell'uomo che si era in un primo momento autoaccusato dell'uccisione della nipote.Ieri nella tarda serata la procura si è vista costretta ad emettere una nota per smentire fughe di notizie e riscontri investigativi, come quella che l'omicidio di Sarah sarebbe stato commesso in casa è non più in cantina. Ma la giornata di ieri è stata una frenetica per gli investigatori, che prima hanno perquisito nuovamente casa Misseri, alla ricerca di un mazzo di chiavi, che la piccola Sarah aveva con sé al momento della scomparsa e la corda che sarebbe stata utilizzata per strangolare la piccola studentessa avetranese.Dalla villetta di Via Deledda, ieri gli investigatori hanno portato via un mazzo di chiavi ed altri oggetti ritenuti utili alle indagini, ma non hanno trovato riscontri per quanto riguarda la corda che lo stesso Misseri in un primo momento aveva detto di avere bruciato e successivamente invece di averla gettato nella spazzatura. Ieri, per la prima volta, c'è stato anche il confronto dentro la sala colloqui del carcere di Taranto tra Sabrina, in cella con l'accusa di omicidio e sequestro di persona, e la madre Cosima che è andata a trovarla dopo che nei giorni scorsi è stata interrogata a lungo dagli inquirenti. Da questo incontro gli investigatori non escludono che possa emergere qualcosa di interessante ai fini investigativi, in quello che ormai sembra più un rompicapo anziché un giallo.
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