Scontri Genova/ Mantica: Più difficile cammino Belgrado verso Ue

Roma, 13 ott. (Apcom) - "Un clamoroso autogol per la Serbia": il sottosegretario agli Esteri Alfredo Mantica, in visita ufficiale a Belgrado, commenta così gli incidenti di Genova. Mantica non ha dubbi: dopo le violenze di ieri sera il cammino della Serbia verso l'Unione Europea è "più complicato"."Mi pare verosimile ipotizzare una stessa regia che lega gli incidenti del gay pride di domenica a Belgrado e i fatti di Genova: c'è qualcuno che vuole ostacolare l'ingresso della Serbia in Europa, e sta facendo di tutto per ostacolarne la strada" dice il sottosegretario ai microfoni di Radio 24.Quando sono arrivate le prime notizie degli scontri al Marassi, "ero a una cena di gala con un viceministro degli esteri serbo e l'ambasciatrice della Serbia in Italia: erano imbarazzati, hanno cercato di minimizzare, e umanamente la loro è una posizione comprensibile" riferisce Mantica. Secondo lui, "non può essere casuale che qualcuno si porti delle cesoie direttamente da Belgrado a Genova, per causare incidenti...".Ci saranno conseguenze nel rapporto tra Roma e Belgrado? "Devo ancora consultarmi col ministro Frattini - spiega il sottosegretario - ma sicuramente il rapporto tra Italia e Serbia non cambierà e il sostegno italiano alla candidatura serba per l'ingresso nell'Unione Europea non verrà meno. Ma certo il quadro generale si complica".Mantica ritiene infatti che siano "molto probabili" conseguenze a livello di Consiglio Europeo. "Già i fatti di Belgrado erano stati stigmatizzati da alcuni Paesi membri (Olanda in particolare, ndr) - ricorda il sottosegretario -: ora questo fronte contrario potrebbe ingrossarsi in vista della scadenza del 25 ottobre, quando il consiglio europeo dovrebbe dare il via libera alla trasmissione alla commissione europea della domanda della Serbia di adesione all'Unione europea. Un percorso che i fatti di Genova ora rendono più complicato".