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Giovedì 17 Dicembre 2009
Spagna/ Camera approva riforma dell'aborto voluta dal Psoe
Spagna/ Camera approva riforma dell'aborto voluta dal Psoe Provvedimento dovrà ora passare al vaglio del Senato
Roma, 17 dic. (Apcom) - Con 184 voti favorevoli e 158 contrari la Camera spagnola ha approvato il provvedimento di riforma dell'aborto, la 'Legge sulla salute sessuale e Riproduttiva', che dovrà ora passare al vaglio del Senato; si sono schierati a favore della riforma tutti i gruppi parlamentari, con l'eccezione dei conservatori del Pp e di parte dei nazionalisti catalani di CiU, formazione anch'essa di centro-destra.Il testo prevede la possibilità di interrompere la gravidanzaliberamente fino alla 14esima settimana e, in particolaricondizioni, quali rischi per la salute della madre omalformazione del feto, fino alla 22esima settimana. Inquest'ultimo caso il provvedimento è di fatto più restrittivorispetto a quello in vigore, che vincola la decisione al parere un medico specialista: servirà infatti il parere positivo di duemedici. La legge permette anche alle minorenni di abortire senzail consenso dei genitori, con l'obbligo però di informarli a meno che non vi sia il rischio di conflitto familiare e quindi di violenza domestica.Inoltre, sarà possibile interrompere la gravidanza anche oltre le 22 settimane se dovessero essere rivelate anomalie del feto quali malattie estremamente gravi o incurabili, dietro parerefavorevole di una commissione di specialisti, anche qui convincoli più rigidi rispetto a quanto accade attualmente.La riforma ha mobilitato la Chiesa cattolica spagnola, con i vescovi che hanno sostenuto e fomentato movimenti di protesta della società civile, con manifestazioni moltitudinarie di cui l'ultima alcuni mesi fa a Madrid.Attualmente l'aborto - considerato un reato - è autorizzato soloin caso di violenza sessuale entro le 12 settimane, dimalformazione del feto entro le 22 settimane o in caso di graverischio per la salute psichica o fisica della madre, senza alcunlimite di tempo: le statistiche mostrano che la grandemaggioranza delle interruzioni di gravidanza viene praticataper "rischi psicologici", in alcuni casi oltre il sesto mese.
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