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Lunedì 16 Novembre 2009
Terrorismo/ E' 'campagna mediatica' dei Nat
Terrorismo/ E' 'campagna mediatica' dei Nat Dopo redazioni Bologna,oggi 'documenti' Nuclei a giornali e tv
Roma , 16 nov. (Apcom) - Il documento vergato 'Nuclei di Azione territoriale Luca e Annamaria Mantini', recapitato questa mattina alla redazione milanese dell'Unità e poi alla sedi milanesi di Rai, Mediaset e de 'Il Giornale', è la copia di quello inviato, lo scorso 12 novembre, alle redazioni bolognesi dello stesso quitidiano e del Resto del Carlino. Nelle quattro pagine (formato A4) di quella che appare una campagna mediatica dei Nat (non si può escludere che siano state spedite altre copie) non c'è alcun riferimento 'grafico' ai simboli delle vecchie Brigate rosse (stella a cinque punte) e alle organizzazioni delle vecchia galassia del terrorismo 'rosso'. L'unico riferimento esplicito al 'passato' è nella sigla (Nat), tra l'altro inedita per gli investigatori. 'Luca e Annamaria Mantini', infatti, sono fratello e sorella membri dei Nap, i Nuclei armati proletari, morti tra il 1974 e il 1975.E' l'unico riferimento 'storico' al passato dei vecchi gruppi 'militari' del terrorismo rosso. Il documento, al vaglio dell'antiterrorismo, contiene minacce al mondo della politica e dell'informazione. Si propone implicitamente come documento 'programmatico' per iniziare la lotta a quello che viene definito 'Regime'. La situazione viene definita "straordinaria" e "esige una risposta straordinaria", per cui secondo gli autori "è ora di concludere i discorsi e dare inizio all'azione", "affiancando alla lotta nella società, una lotta di avanguardie armate che supportino quelle lotte".La prosa non sembra essere quella 'del partito armato': è sicuramente più vicina a quella tipica di certi gruppi antagonisti e insurrezionalisti. "Il nostro obiettivo non è quello di prendere il potere con le armi, - si legge in un passaggio - ma quello di rispondere alla violenza mediatica e materiale di tutti i giorni, con una pressione crescente, anche violenta, contro il regime", "i potenti, i politici che li rappresentano e i giornalisti pennivendoli". Gli autori del documento sottolineano che il contenuto è stato "elaborato e condiviso da 5 nuclei (Milano, Torino, Bergamo, Lecco, Bologna)", quasi a voler sottolineare che è in atto una fase 'costituente' avanzata.Nes
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