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Martedì 29 Settembre 2009
Ue/ A settembre sentiment economico sale ancora, male Italia
Ue/ A settembre sentiment economico sale ancora, male Italia Ma aumento dell'ultimo mese è il più contenuto da aprile
Bruxelles, 29 set. (Apcom) - Continua a migliorare l'indicatore sul sentiment economico, Esi, sia per la zona euro che per l'Unione europea. A settembre il dato è salito a quota 82,6 nell'Ue, con un aumento di 1,6 punti, e a 82,8 nella zona euro, con un aumento di 2 punti. E' quanto spiega la Commissione europea, sottolineando che questi livelli sono bene al di sotto delle medie rispettive di lungo termine e che gli aumenti di settembre sono stati i pù contenuti da aprile.Tra gli Stati membri si osservano tendenze contrastanti: tra i paesi più grandi, l'aumento più alto è quello di Francia e Olanda, con +4,7 e un +4,6 punti rispettivamente, mentre la Germania ha registrato un aumento più contenuto, di 1,5 punti, sulla scia del peggioramento del sentiment manifatturiero. Il sentiment è invece peggiorato per la Spagna (-1,2 punti) e per l'Italia (-1,3 punti), mentre l'indicatore per la Gran Bretagna e la Polonia è rimasto invariato.Per quanto riguarda i singoli settori, l'indicatore per l'industria è aumentato sia nell'Ue (+2) che nella zona euro (+1), per via di valutazioni migliori sul livello degli stock. Tuttavia i miglioramenti nelle aspettative di occupazione, iniziati ad aprile, sono stati azzerati in entrambe le aree. Così come per l'indicatore generale, il miglioramento della fiducia nei servizi è anch'esso rallentato: si è stabilizzato nell'Ue ed è aumentato di 2 punti nella zona euro. La fiducia nel commercio al dettaglio e nelle costruzioni ha continuato a migliorare ad un ritmo stabile, guadagnando un punto in entrambi i settori e in entrambe le zone.La fiducia dei consumatori è aumentata segnatamente (+3 punti in entrambe le aree), soprattutto grazie alle aspettative, più ottimistiche sia sulla situazione economica generale che sulle prospettive sull'occupazione. La fiducia nei servizi finanziari, che non è inclusa nell'Esi, è migliorata segnatamente di 8 punti nell'Ue e di 13 punti nella zona euro, riflettendo una valutazione nettamente più positiva della situazione finanziaria.
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