Auto e Moto
Martedì 17 Luglio 2012
Da Arcore in moto a Esino Lario
C'è la mostra su Giuseppe Gilera
Un serpentone di gileristi appassionati. E' il classico Giro Gilera, ultimo appuntamento prima delle vacanze estive, a inaugurare a Esino Lario una mostra dedicata al commendatore Giuseppe Gilera e all'eredità che ha lasciato sopra il lago. Fino al 19 agosto.
Moto della casa di Arcore, da corsa e classiche, che hanno fatto la storia e che hanno sempre un richiamo per appassionati e curiosi, poi foto inedite in bianco e nero dedicate al commendatore, alla sua famiglia, alle gare di regolarità tra Perledo, Esino e Cainallo, che lo stesso Gilera volle fortemente per ricordare il figlio Ferruccio scomparso a soli ventisei anni per i postumi di una malattia tropicale.
Ancora oggi nel comune di Esino Lario c'è villa Ida che fu del commendator Giuseppe Gilera, dove trascorse le vacanze fino al 1971 quando a 75 anni morì. Non tutti conoscono il grande legame tra il comune della riviera lecchese e il geniale costruttore di moto Gilera.
Il commendatore si era trasferito dal comune di nascita Zelo Buon Persico nel lodigiano ad Arcore nel 1917, ma un giorno fu vittima di un grave incidente stradale mentre stava rientrando la sera a casa in sella a una moto (la Gilera ancora non esisteva). Nell'incidente si perforò un polmone che poi gli venne rimosso.
Il professore che lo prese in cura prima gli consigliò di recarsi al sanatorio di Prasomaso in Alta Valtellina e per la convalescenza gli suggerì un piccolo paesino di montagna sopra Varenna, Esino Lario.
Così colui che in seguito divenne uno dei più grandi costruttori di moto conobbe quelle zone. Per guarire al meglio, Gilera trascorse molti mesi a Esino, mentre la moglie Ida seguiva la piccola azienda artigianale a Arcore. Per tutta la sua vita il commendatore fu grato a questo paese, tanto che nel 1934 assieme a quattro soci costruì la Società Anonimna Cooperativa Idroelettrica delle Valli di Esino Lario (Sacivel) per assicurare al comune la fornitura preziosa di energia elettrica.
Nel periodo bellico 1943 la famiglia Gilera con la moglie Ida i figli Giliola, Olga e Ferruccio sfollò a Esino poiché l'azienda era in mano ai tedeschi. Nel 1971 a 75 anni Giuseppe Gilera moriva e ai suoi funerali non mancarono molti abitanti della riviera lecchese e della vicina Valsassina per ricordare un grande personaggio che ha fatto tanto per quella comunità che finì per dedicargli anche una piazza.
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