"Quando", spiega lo stesso monzese, "partimmo praticamente senza mettere mano alla vettura. Quest'anno invece abbiamo fatto le cose per bene, mettendo a punto la macchina per la cinquantina di prove cronometrate che ci aspettano". La sua Torpedo, pur essendo "una vettura da passeggio", ha le carte in regola per far bene. Con il numero 27 che ben si sposa alla rossa livrea, io gioellino Fiat di fine anni Venti non è che l'ultimo tra i mezzi che hanno permesso a Colombo di conoscere, gustare e innamorarsi della Mille Miglia.
"La prima volta ero partito con mio figlio e nel 2008 ho partecipato con l'Aurelia B20 che fu di Fausto Coppi. Ma partecipare a questa competizione è qualcosa che non può essere raccontato. Bisogna viverlo, è qualcosa di assolutamente indescrivibile". Lo start di Colombo è stato dato alle 19.24 da Brescia, da cui si è partiti tra la consueta siepe umana di appassionati alla volta di Bologna. La città felsinea, non senza qualche polemica, quest'anno ha preso il posto della vicina Ferrara. Il secondo giorno prevede il tragitto Bologna-Roma, quindi Roma-Brescia. In una serie di prove conometrate che ha il sapore della leggenda.
st.ar.
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