«Per la gamma di motori della nuova Mazda5, abbiamo riposto particolare enfasi sulle prestazioni ambientali e sul risparmio di carburante. Tale obiettivo ci ha portato ad adottare il motore Mazda a benzina da 2,0 litri, ad iniezione diretta e provvisto di i-stop, ed a sostituire il motore diesel da 2,0 litri con questo turbodiesel da 1,6 litri di nuova concezione, in grado di primeggiare in materia di bassi livelli di emissioni di Co2», ha dichiarato Hideki Matsuoka, responsabile programma di Mazda. Intanto Mazda motor corporation annuncia già la presentazione, in prima mondiale, del suo nuovo concept Minagi, un Suv crossover compatto.
Il «debutto» avverrà durante le giornate stampa del Motor show di Ginevra, che si terrà dal 1° al 13 marzo prossimi nella piccola capitale europea dell'auto. Il concept Mazda Minagi - interprete del nuovo tema di design denominato Kodo - è dotato delle inedite tecnologie Skyactiv che anticipano il lancio della nuova generazione di prodotti Mazda, simboleggiando, nel contempo, l'evoluzione del brand e l'inizio di una nuova era.
Infatti, Mazda ha anche annunciato di aver autonomamente sviluppato un veicolo elettrico (EV) con l'intenzione di iniziarne il leasing in Giappone nella primavera del 2012. Il nuovo EV, basato sulla linea Demio, dovrebbe avere una autonomia di guida di 200 chilometri e sarà dato in noleggio principalmente a enti locali e ai clienti di flotte aziendali. In questo contesto la strategia industriale nel Sol Levante è una sola: dare la priorità al miglioramento delle tecnologie di base con lo sviluppo di motori e trasmissioni più efficienti, riducendo il peso del veicolo.
Grazie a questo, Mazda introdurrà progressivamente sempre più dispositivi elettrici come ad esempio i sistemi ibridi. I primi risultati di questa svolta cominceranno a vedersi nei mercati già da quest'anno. In parallelo, Mazda continua la sua attività di ricerca e sviluppo nei veicoli elettrici pensati per i clienti che compiono brevi tragitti in città. Come se fossero un «test» dei veicoli che saranno, poi, chiamati a percorrere distanze molto più lunghe senza i carburanti tradizionali.
Daniele Vaninetti
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