Auto e Moto
Martedì 11 Settembre 2012
Nuova cabrio Opel
Si chiama Cascada
È ufficiale: la nuova cabrio Opel si chiama Cascada. Di derivazione spagnola, il nome finisce con la tradizionale «a» dei modelli Opel. Il messaggio trasmesso è di eleganza ritmica, dinamica e fluida, bellezza, freschezza e puro piacere per la guida all'aria aperta.
La nuova Opel Cascada, muscolare e scolpita, ha un aspetto elegante e di classe grazie alle proporzioni bilanciate e alla sua silhouette allungata. Il soft top di qualità elevata sottolinea lo stile della vettura. È rivolta a clienti dai gusti sofisticati e dalle aspettative elevate, persone che amano godersi l'esperienza della guida all'aria aperta con la capote abbassata.
Grazie alla sua carrozzeria slanciata, lunga 4,70 metri, la nuova cabrio Opel quattro posti ha tutte le carte in regola per competere nel segmento delle decappottabili medie. Da questo punto di vista la Cascada risulta più strettamente legata alle Opel cabrio classiche e prestigiose degli anni Cinquanta e Sessanta, come la «Kapitän» e la «Rekord», che alle cabrio compatte degli ultimi venti anni.
Numerose caratteristiche e tecnologie premium ne sottolineano il livello elevato. Fino a 50 chilometri orari di velocità basta premere un pulsante e il tetto in tela di alta qualità si apre in modo rapido e fluido anche se la vettura è in movimento.
Cascada è già il terzo nuovo modello presentato da Opel quest'anno dopo Mokka e Adam: questo a dimostrazione del fatto che il marchio sta ulteriormente sviluppando il proprio portafoglio prodotti, entrando in tre nuovi segmenti nel giro di pochi mesi grazie a un Suv compatto (mokka, appunto), a una urban car di tendenza (Adam) e a un'elegante cabrio di medie dimensioni.
Le vendite della nuova Opel Cascada inizieranno all'inizio del 2013. Contrariamente alle voci diffuse nei giorni scorsi, la nuova creatura sportiva della casa du Russelsheim non sarà in mostra al Salone «Mondial de l'Automobile» di Parigi a fine mese, dove si celebrerà invece l'anteprima mondiale della nuova Adam.
Daniele Vaninetti
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