Fedele alla sua tradizione, la nuova versione Cupra di Ibiza mantiene viva la forte identità all'interno della nicchia sportiva del segmento B rivolgendosi, così, a una clientela che, oltre alle prestazioni eccellenti, cerca in un'auto anche il massimo del piacere di guida. Il nuovo look è deciso, caratteristico e, insieme, dinamico: proiettori anteriori bi-xeno con luci diurne a Led, cerchi in lega da 17”, pinze dei freni anteriori sportive rosse con dischi maggiorati, vetri posteriori oscurati e scarico posteriore centrale di forma trapezoidale.
Come recita il claim “Enjoyneering”, la sportiva di casa Seat, "spinta" da un propulsore 1.4 Tsi da 180 cv con cambio automatico Dsg, vanta soluzioni high-tech e d'infotainment, fra cui il Portable System che permette di gestire all'unisono la navigazione, il divertimento, il telefono e il computer di bordo. Sul fronte del design, la nuova versione evidenzia fin dal primo sguardo il carattere sportivo della nuova creazione di Seat. Questa coupé tre porte dal look solido e potente, appare ancora più atletica e robusta, grazie al frontale completamente riprogettato. L'ampia griglia e le imponenti prese d'aria si sposano alla linea scolpita dei fari che si inseriscono perfettamente nel profilo della vettura.
I fari bi-xeno, come detto, fanno parte della dotazione di serie e la loro linea sofisticata è una dimostrazione tangibile della cura e dell'attenzione che Seat pone ai dettagli. Le luci diurne con tecnologia led riprendono la linea dei fari dando vita a uno stile inconfondibile, proprio come i gruppi ottici posteriori, anch'essi dotati di tecnologia led. Dal punto di vista tecnico i fari bixeno illuminano meglio la zona antistante la vettura mentre le luci di svolta sono integrate nei grandi fendinebbia. La ricercatezza del design esterno si ritrova anche nell'abitacolo dove la plancia, pur rimanendo pulita, ordinata e intuitiva nella disposizione dei comandi, sfoggia un'inedita serie di elementi sportivi particolari. Tutte le superfici sono state trattate con materiali particolari.
Daniele Vaninetti
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