Rossi - «Questo è un momento meraviglioso per me, sono felice di aver vinto in questo modo e di aver colto la mia 46esima vittoria con la Yamaha sulla 'mia' M1», ha commentanto Valentino Rossi. «E' stata una delle mie peggiori partenze e per un momento sono stato veramente preoccupato, ma in poche curve ho capito che potevo provarci, perché la mia moto oggi andava molto bene, grazie ad un piccolo cambiamento che abbiamo fatto nel warm-up, un'idea di Jeremy che davvero ha funzionato. Ho guidato molto bene ed è stata una gara fantastica, una delle migliori della mia carriera, credo».
Una vittoria, la seconda stagionale, dal gusto particolare: «Ho voluto questa 46esima vittoria perché come tutti sanno si tratta di un numero speciale per me. Grazie al mio team perché tutti hanno lavorato duramente in questo weekend e credo che questo sia un ottimo rimborso per tutti. Vincere in questo modo, dall' 11esima posizione nella prima curva, è una sensazione fantastica». Complimenti anche il nuovo campione del mondo che gli succede nell'olimpo della MotoGp: «Voglio infine fare i complimenti alla Yamaha e a Jorge, è stato veloce per tutta la stagione, in tutte le piste e in tutte le condizioni e merita di essere il Campione del Mondo».
Lorenzo - «Per me è un sogno che diventa realtà, non riesco davvero ancora a crederci». Jorge Lorenzo non sta nella pelle per aver vinto il suo primo mondiale nella classe regina, la MotoGp. «Ho bisogno di cinque minuti per conto mio solo per rilassarmi, godere della quiete e metabolizzare ciò che ho fatto. Questo è qualcosa che ho sempre voluto e sognato per tutta la mia vita, quindi è un momento meraviglioso», ha aggiunto prima di ringraziare il team Yamaha. «E' difficile trovare le parole per ringraziare tutti, sono così felice, ma devo dire grazie alla Yamaha, al mio team e a tutti coloro che hanno reso questo possibile».
Allo spagnolo è bastato il terzo posto nel Gp del Giappone: «Ho iniziato molto bene oggi, non ho perso posizioni, ma poi Andrea e Valentino sono arrivati e io non sono riuscito a guidare come avrei potuto, così non ho voluto spingere troppo. In ogni caso sapevo che vincere la gara non sarebbe stata la cosa più importante, questa volta. Ho inserito il pilota automatico e ottenuto i punti che mi servivano. Ora siamo in grado di rilassarci e goderci le ultime tre gare di campionato, ma prima di tutto non vediamo l'ora di festeggiare».
Apcom
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