Addio per sempre al Birba’s
«Troppe spese, ora mollo»

Olgiate Comasco: chiude il noto locale dopo 14 anni di attività

Saracinesca abbassata per sempre al bar Birba’s. Dopo quattordici anni di attività, il locale in via Vittorio Emanuele ha chiuso i battenti. Cessazione su cui hanno pesato la pandemia e problema di parcheggio.

«La flessione era iniziata alla fine dello scorso anno con la chiusura del posteggio di fianco all’oratorio, che ci ha penalizzato molto, ed è diventata irreversibile con le ripetute chiusure e limitazioni – spiega la titolare Maria Stella Mercuri – A malincuore ho dovuto decidere di chiudere l’attività, perché con l’affitto da pagare, i contributi e le spese varie cui far fronte era diventato inutile proseguire. Neanche il tempo di riprendersi un attimo da una chiusura che scattava subito una nuova limitazione». Scelta molto sofferta. «Per quattordici anni ce l’ho fatta, ma adesso non ci sono più le condizioni – dichiara Mercuri - Nonostante mi manchi un anno alla pensione, ho deciso di chiudere. Piange il cuore lasciare dopo 14 anni, ma ormai non era sostenibile continuare».

Dopo un’esperienza analoga di un anno a Cucciago, l’apertura a Olgiate del bar Birba’s (nome evocativo di birbante, come si definisce la titolare, e di simpatia). «Nel 2007 si era presentata l’occasione di aprire un bar nel centro di Olgiate e l’ho colta con entusiasmo – racconta Mercuri – E’ un’attività che mi ha dato molte soddisfazioni; la domenica, con le messe, avevo sempre il bar strapieno (il locale è posto a lato della chiesa, ndr). La crisi ha iniziato a farsi sentire nel 2019 e si è acutizzata dopo la chiusura del parcheggio vicino all’oratorio. L’idea di dover fare due, tre giri in zona prima di trovare un posteggio per prendere un caffè ha scoraggiato una parte della clientela a venire nel mio bar. La pandemia poi ci ha messo il carico da novanta. Dal 12 marzo al 18 maggio siamo rimasti chiusi per il lockdown, il 6 novembre nuova chiusura, abbiamo riaperto otto giorni a dicembre e il 23 ho gettato la spugna». (Manuela Clerici)

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