Altro che metro tra Cantù e Como
Sono spariti i 78 milioni promessi

Annunciato il grosso investimento per elettrificare la linea, ma non se ne fa nulla

La grande beffa del metro leggero Cantù-Como, un quarto d’ora fra le due città via treno, o, se si preferisce, il trasognato Regio Express, a considerare l’allungamento fino a Erba.

Ebbene: dovevano esserci 78 milioni di euro per elettrificare la linea, e invece, nonostante gli annunci delle scorse settimane, il risultato è un bel niente. Intanto, la politica si rinfaccia le responsabilità. Per il Movimento 5 Stelle, la colpa è della Regione, che non ha inserito la voce nelle richieste allo Stato. Per la Lega, la colpa è dello Stato. Il risultato non cambia: all’orizzonte, il solito nulla.

Da via Vittorio Veneto a Como, o in Svizzera. O all’aeroporto di Milano Malpensa. Invece, la favola continua. A partire all’attacco, è il Movimento 5 Stelle, che aveva annunciato l’arrivo di fondi via Governo soltanto poche settimane fa. Nel mirino: la Regione.

Ma per il leghista Fabrizio Turba la colpa è dello Stato: «L’investimento economico, pari a 78 milioni di euro, annunciato con enfasi dai consiglieri regionali 5 Stelle e Pd, in realtà non c’è, il Governo infatti non ha inserito l’opera nei progetti straordinari da realizzare in tempi brevi in vista delle Olimpiadi 2026: l’ennesimo fallimento di un Esecutivo che si è completamente dimenticato del territorio comasco».

(Christian Galimberti)

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