Arosio all’ultimo atto da sindaco
«Sono sereno, il lavoro va avanti»

Cantù Alle 21 il consiglio che sancirà la sua decadenza, ma rimarrà in giunta con deleghe pesanti

È arrivato il giorno in cui Edgardo Arosio deve togliersi la fascia tricolore: questa sera il consiglio comunale lo dichiarerà decaduto dalla carica di sindaco.

A raccogliere il testimone, il neo vicesindaco Alice Galbiati, che guiderà la città sino alle elezioni amministrative in primavera. Ma di fatto, invece di essere in procinto di uscire dal campo in buon ordine come il capitano di una squadra di calcio che si sia preso un cartellino rosso, Arosio appare piuttosto tonico e pronto alla campagna elettorale. Resta infatti in giunta, e con un ruolo molto pesante, quello di assessore ai Lavori Pubblici – la delega di maggior impatto sui cittadini – e ai Servizi Sociali, settore al quale è riservata parte preponderante del bilancio.

Quella di questa sera è la terza seduta in poco più di un mese, per portare a termine l’iter di contestazione della sua incompatibilità.

«Adesso mi trovo a gestire due settori fondamentali, i Lavori Pubblici e i Servizi Sociali, che da soli rappresentano il 75% del bilancio». Arosio non scompare dietro le quinte, insomma.

«Il mio obiettivo fondamentale – dice – era condurre a maggio l’amministrazione in maniera ordinata, senza creare problemi. Non aver perso la barra e continuare verso questi obiettivi dimostra quanto questa maggioranza sia in grado di mantenere fede agli impegni presi con i canturini». La sua decadenza stasera sarà l’ultimo punto all’ordine del giorno della seduta fissata dalle 21 al salone dei convegni di piazza Marconi.

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