Cronaca / Cantù - Mariano
Sabato 03 Ottobre 2020
Arosio, la tregua è durata un mese
Il sindaco annuncia 5 casi di Covid
Escluse le scuole e le case di riposo. L’invito a rispettare le norme anti contagio
Torna l’incubo Covid ad Arosio. Dopo un mese esatto dall’ultimo caso di positività rilevato in paese, venerdì 2 ottobre 2020 il sindaco Alessandra Pozzoli ha annunciato la presenza di cinque persone colpite dal coronavirus. Una notizia inaspettata e che ovviamente ha creato un po’ di apprensione. Il primo cittadino non entra nei particolari, ma smentisce che si tratti di un focolaio. «Sono casi sparsi», dice. Una notizia che però potrebbe anche non essere del tutto positiva, pensando ad altri eventuali contagi. Una buona notizia, seppur in un contesto molto complicato, è che la scuola non è stata “colpita”. La conferma arriva sia dal sindaco che dall’assessore all’istruzione Katia Pozzoli. Anche le due “case di riposo”, Fondazione Borletti e Istituto Galetti, nell’occhio del ciclone durante il periodo di picco della pandemia, sono ancora “Covid free”. E continuano a tenere alta la guardia, con le altissime misure di sicurezza, con il divieto di visita dei parenti (si entra solo su appuntamento) e la chiusura agli estranei. La Fondazione Borletti domenica 4 ottobre ricorderà Antonio Magni, l’ex presidente scomparso in aprile, a causa del coronavirus, senza la possibilità di celebrazione del funerale. Alle 17.30 ritrovo al cimitero di Arosio per pregare sulla tomba dell’ex sindaco e presidente onorario della Rsa. Alle 18 nella chiesa parrocchiale don Paolo Baruffini celebrerà una messa di suffragio. La partecipazione alla cerimonia, comporta il rispetto delle attuali norme sanitarie anti Covid. Quelle norme alle quali, dopo la comunicazione dei 5 nuovi casi positivi e dei 5 in sorveglianza attiva, si appella il sindaco Pozzoli. «Per non rendere vani tutti gli sforzi compiuti sino ad oggi, raccomando di mantenere alto il livello di guardia -dice il primo cittadino arosiano - e di adottare sempre le misure finalizzate al contenimento del contagio». L’appello prosegue con l’elencazione delle norme da rispettare: obbligo di indossare la mascherina o qualsiasi altro indumento a protezione di naso e bocca nei luoghi chiusi o accessibili al pubblico, inclusi i mezzi di trasporto e dalle 18 alle 6 nei luoghi all’aperto dove ci sia il rischio di assembramento.
(Guido Anselli)
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