Cronaca / Cantù - Mariano
Martedì 26 Settembre 2017
Arosio, verdetto congelato dal Tar
L’incompatibilità si decide a gennaio
Cantù, i giudici hanno fissato per il 25 l’udienza sul ricorso delle pompe funebri Zanfrini. Il vicesindaco Ferrari: «Attendiamo fiduciosi, siamo sereni e nessuno si sente precario»
Questione incompatibilità del sindaco Edgardo Arosio, se ne riparla l’anno prossimo. Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Lombardia, che doveva esprimersi sul ricorso promosso dal Consorzio Canturino Pompe Funebri per l’annullamento della procedura di affidamento del servizio di trasporti funebri del Comune alla società, ha emesso un’ordinanza nella quale non prende decisioni sulla richiesta di sospensiva.
Ma fissa l’udienza di trattazione nel merito del ricorso, senza ulteriore misura cautelare, per il 25 gennaio. Come ormai noto a tutti i canturini, il consorzio annovera tra i propri soci il fratello del sindaco Edgardo Arosio, Armando, e la cognata Ornella Zanfrini, il che rende il primo cittadino incompatibile.
La nota azienda di pompe funebri ha deciso di impugnare la determina dirigenziale del 26 luglio che aveva annullato l’appalto e rimosso quindi l’incompatibilità, così come la relativa delibera di consiglio.
Giovedì il Comune, rappresentato dall’avvocato milanese Antonio Giacalone e Zanfrini, rappresentato dai legali Paolo Bertacco, Antonio Donato Coscia e Roberto Rossi, sono comparsi all’udienza davanti al Tar di Milano, che doveva esprimersi sulla richiesta di sospensiva dell’esecutività dell’atto di annullamento. Invece la quarta sezione del tribunale amministrativo ha deciso di fissare l’udienza per la trattazione del merito del ricorso il 25 gennaio.
«Ora attendiamo fiduciosi l’udienza – commenta il vicesindaco Matteo Ferrari – e prendiamo buona nota della pronuncia. Ben venga questo primo fatto, ma ora è presto per esprimersi». Quindi, ora, si lavorerà con maggior serenità sino a gennaio? «In realtà – assicura Ferrari – noi tutti stiamo lavorando con grande serenità e nessuno fa progetti a breve termine o sentendosi precario».
Altri dettagli e commenti sulla vicenda sul giornale in edicola martedì 26 settembre.
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