Associazione Castelnuovo, la festa dei trent’anni

Erogati oltre 700mila euro a favore della ricerca borse di studio e progetti Il compleanno all’auditorium

Oltre 700mila euro raccolti ed erogati per ricerca, borse di studio, e progetti a sostegno di malati e famiglie.

Ma non solo. Antonio Castelnuovo diceva: «Sia che io guarisca oppure no, bisogna far sì che molti abbiano a gustare la gioia della solidarietà che io ho provato e, se possibile, della guarigione». Quel desiderio s’è fatto un seme, che, messo a dimora, in terra buona, oggi è un grande albero. Da trent’anni l’associazione Antonio Castelnuovo è in prima linea nel campo della sensibilizzazione verso i problemi umani, sociali e scientifici legati alle malattie oncoematologiche.

Un compleanno importante, celebrato all’auditorium comunale. Non un appuntamento istituzionale, ma la riunione di una grande famiglia, che ha sfogliato l’album dei ricordi. Il primo volto, quello di Antonio Castelnuovo, marito, padre e amico coraggioso, vinto dalla malattia a quarant’anni appena. Sul palco, accanto al presidente del sodalizio nato in sua memoria Andrea Faverio, Raffaele Mantegazza, docente di Pedagogia all’università di Milano.

Non è mancata la moglie Ivana Castelnuovo, che ha rievocato la diagnosi tremenda, a seguito della quale si rese necessario il trapianto del midollo osseo, e poi l’attesa per il reimpianto all’ospedale di Parma, dove c’erano sei camere sterili, pubbliche, di ultima generazione. Ma, per contenere i costi, ne venne attivata solo una e i tempi di attesa stati lunghissimi. E allora si fece avanti un altro grande amico, padre Arcangelo Zucchi, che lanciò un appello per aiutare la famiglia. Oggi è l’associazione che aiuta quanti si trovino ad affrontare tutto questo. Sono intervenuti anche i medici Carlo Gambacorti-Passerini, Fabio Rossi, Maria Marconi e Monica Giordano, con i quali promuove l’istituzione di borse di studio per la ricerca contro le malattie oncoematologiche.

E negli anni passati anche grazie al contributo dato alle ricerche si è messo a punto un farmaco oggi utilizzato per trattare alcuni tipi di leucemia.

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