Bolletta beffa da tre euro
«Ma mamma era già morta»

Burocrazia. Un canturino denuncia. Ecco il racconto di Marzio Cappellini. «È costata di più la raccomandata»

Riceve una raccomandata per sollecito di una bolletta non pagata della madre defunta. L’importo da pagare è di 3 euro e 55 centesimi. È accaduto a Marzio Cappellini, pensionato con un passato da agente di commercio e pubblicitario. «Trattandosi di una cifra minima mi sono probabilmente dimenticato di pagarla, quando sono andato a controllare se era arrivata la corrispondenza. Quando ho ricevuto il sollecito mediante raccomandata sono andato subito in posta a rimediare al maltolto. Però mi ha colpito un fatto. Per riscuotere la bolletta la Canturina Servizi mi ha inviato una lettera che costa più di quanto doveva legittimamente essere riscosso».

Che cosa è successo? «Quella cifra di 3 euro e 55 centesimi è per gran parte una cifra fissa, che comprende anche una quota parte di Iva al 10% - spiega il diretto interessato, che ha approfondito il caso - Anche se mia madre è scomparsa e nell’appartamento di famiglia non abita più nessuno si paga comunque una bolletta per l’acqua, anche se non c’è alcun consumo. Va detto con onestà che le spese fisse della Canturina Servizi sono abbastanza basse – aggiunge Cappellini - Tanto per intenderci siamo nell’ordine di una decina di volte meno rispetto alle spese fisse degli impianti dei telefoni fissi, ma questo dipenderà senz’altro da una legge».

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