Cantù, 3,5 milioni per il ponte nuovo
Ma il progetto naufragò 7 anni fa

Doveva sorgere a fianco di quello danneggiato di Asnago: si fecero anche dei test. L’opposizione di Carimate e la mancanza di altri fondi causarono la perdita del finanziamento

E pensare che il ponte nuovo di zecca ci sarebbe pure stato, se solo fosse andata in porto la tangenzialina di Cantù Asnago. Già. Si era a un passo dal partire con il cantiere. Nel 2010, il progetto, con il raddoppio del ponte a sud, pochi metri a fianco di quello oggi danneggiato, ottenne dalla Regione Lombardia la bellezza di 3 milioni e 450mila euro di contributi: il 50% del costo totale.

Invece, niente da fare. Perché? Ad esempio, perché Carimate, nel 2012, si mise di traverso: la strada, seppur al confine, sarebbe poi passata sul suo territorio comunale. Quindi, niente lavori, addio contributi. Addio strada nuova. Addio ponte nuovo. Anche perché il Comune non riuscì a trovare gli altri fondi necessari.

Luigi Venturini, residente di Cantù Asnago, indica il punto esatto di dove sarebbe passato, il ponte dei sogni. «Esattamente di fianco al ponte sotto il quale, oggi, passano anche le cisterne di gas dirette verso la Germania - dice - Ma lo sanno che la Milano-Como-Chiasso è una linea internazionale? Ma la presidente della Provincia Rita Livio si rende conto di quello che dice?».

E aggiunge: «Qui non è questione di far paura o meno ai ragazzi che vanno a scuola in bus. Per evitare le tragedie, bisogna pensarci prima. Per la tangenzialina erano già stati fatti tutti i carotaggi», i prelievi per sondare la qualità del terreno. Indietro nel tempo.

Alla guida della città c’era il sindaco Tiziana Sala, Lega Nord. Assessore ai lavori pubblici, Umberto Cappelletti. Si ipotizzava persino un secondo lotto. L’idea: connettersi all’autostrada Pedemontana.

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