Cantù, 4.000 ore di interventi
I volontari non si fermano mai

Gli interventi che, da un anno all’altro, sono saliti addirittura di un quinto, da 602 a 721: +19,8%. E le ore lavorative - se così si possono definire, vista la gratuità dell’impegno - dei volontari che vanno oltre le 4mila, per la precisione 4.328, pari a 11,8 ore al giorno, Pasqua e Natale compresi. È questo l’impegno del gruppo di protezione civile di Cantù, già investito della benemerenza civica, che quest’anno compie 25 anni dalla fondazione.

Ieri come oggi, non è cambiato il numero dei volontari, 30 più 1, il coordinatore Luca Montorfano. In 25 anni, però, che cosa è cambiato? «Tutto - dice Montorfano, in particolare per quanto riguarda la formazione dei volontari - quando sono entrato qui ero un ragazzo, mi hanno messo addosso una divisa e mi hanno detto: vai. Oggi il mondo del volontariato, anche per noi, è assolutamente specializzato. Lo stiamo vedendo con gli incendi boschivi. Si seguono dei corsi. E poi quando si è sul campo si riesce a lavorare di squadra, consapevoli dei propri limiti».

Quest’anno potrebbe essere ricordato come l’anno della vespa. La voce in impennata nel bilancio, infatti, è la disinfestazione di nidi di vespe e di calabroni, in più di una scuola pubblica.

Quasi raddoppiate: i 239 interventi del 2017 sono grosso modo la metà dei 423 del 2018 che si è appena chiuso, un secco +77%. In linea con gli altri anni gli interventi di messa in sicurezza per strutture pericolanti, smottamenti, segnaletica, tombini e sede stradale, 80. Leggero calo dell’assistenza alle manifestazioni, 53, per il cambio della normativa, che prevede più presente il volontario in sé che non l’associazione di volontariato nel suo complesso. A seguire, il taglio alberi pericolanti o caduti, 42, ausilio sulla viabilità, 20, allagamenti di cantine, strade o abitazioni, 18, soccorso animali, 17, soccorso o ricerca di persone in difficoltà, 9.