Cantù avrà il suo museo diffuso
In mostra mobili, merletti e basket

Il cuore in Villa Calvi, previste esposizioni anche a Sant’Ambrogio e all’Enaip. L’assessore Girgi: «Vogliamo valorizzare le eccellenze, costituiremo un comitato scientifico»

Da decenni si chiede di dare a Cantù, la città del mobile, un museo che il mobile lo celebri. E anche il merletto e la pallacanestro.

Quel museo oggi nasce, il Museo Città di Cantù, che avrà sede nell’ex municipio, Villa Calvi. Ma da tempo, ormai, si era fatta strada l’idea di avere non un’unica sede, ma tante, disseminate per la città. Non un’unica collezione, ma un racconto in movimento del passato e del presente.

Non un museo, insomma, ma un sistema museo, un museo diffuso, con sede principale nel centro città e hub di approfondimento sul territorio. Nella ex chiesa di Sant’Ambrogio, all’Enaip Factory, al palazzetto dello sport destinato a sorgere in corso Europa. Progetto che prende il via dal Piano Integrato della Cultura. Un tesoro di territorio: «Nel mese di dicembre sono state realizzate le prime determine - spiega l’assessore alla Cultura Isabella Girgi - e con Enaip Cantù andremo, nelle prossime settimane, a costituire un comitato scientifico per lo studio del backoffice di progetto».

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