Cantù: gesto di generosità
di un’anziana
Lascia mezza eredità
alla rianimazione

Le ultime volontà di Incoronata Ammirati. Sul suo conto corrente c’erano 37mila euro. Il 50% devoluto all’ospedale Sant’Antonio Abate

Oggi, di fronte al diffondersi del coronavirus, tutti riscoprono l’enorme valore del sistema sanitario nazionale e dei suoi operatori.

C’è chi questa riconoscenza l’ha voluta esprimere concretamente e anche senza nessuna urgenza in atto, come Incoronata Ammirati, che ha deciso di lasciare in eredità al reparto di Anestesia e Rianimazione dell’ospedale Sant’Antonio Abate di Cantù la metà di quanto aveva sul suo conto corrente.

L’accettazione dell’Asst Lariana

Un gesto che, anche a prescindere dal suo valore materiale, esprime la preziosa gratitudine della donna nei confronti del presidio cittadino.

Nei giorni scorsi la direzione della Asst Lariana, come vuole la prassi in questi casi, ha provveduto ad accettare formalmente il legato disposto tramite testamento pubblico dalla signora Incoronata Ammirati, venuta a mancare a 86 anni nell’ottobre dello scorso anni a Merone e che era di Carugo. Le ultime volontà della donna dispongono di lasciare al reparto il 50% del conto corrente a suo nome, con un saldo di quasi 37mila euro, al netto delle spese di registrazione del testamento e dell’onorario notarile. Il reparto canturino, attivo da 14 anni, dispone di 6 posti, di cui un letto inserito in un box per eventuali pazienti da porre in isolamento.

Nel 2016 ha aderito a “Rianimazione Aperta”, e propone una modalità di lavoro che, pur mantenendo regole e ruoli ben definiti, bandisce l’eccessiva rigidità degli orari, per promuovere una maggior umanizzazione e vicinanza al malato.

Allora, le Rianimazioni Aperte in Italia erano solo 15 su 680. Il Sant’Antonio è un ospedale molto legato al proprio territorio, e in questi anni non sono mancate le donazioni per sostenerne le attività.

Le ultime donazioni

Ultima in ordine di tempo, in occasione delle festività natalizie, Progetto Giovani Cantù e Minibasket Cantù hanno donato al reparto di Pediatria un assegno da 2.905 euro, cifra recuperata con una raccolta fondi che ha coinvolto, oltre agli staff dirigenziali e ai genitori dei ragazzi, anche il contributo del team ABC Cantù e dei suoi tifosi. In donazione, infatti, era andato anche l’intero incasso della partita tra Team ABC Cantù e Basket Rovello.

Cinque anni fa la Cassa Rurale e Artigiana di Cantù lanciò la campagna per donare all’ospedale una nuova Tac. In poche settimane un migliaio di cittadini risposero all’appello e l’istituto di credito ha poi triplicato i 75mila euro che erano l’obiettivo della raccolta, fino a raggiungere la cifra necessaria, 230mila euro. E infatti una targa sistemata fuori dai locali rinnovati del reparto di Radiologia che la ospitano lo ricorda. Nel 2007 sempre la Cassa Rurale donò, in occasione del proprio centenario, un milione di euro da destinare al progetto per la realizzazione del nuovo blocco operatorio sorto sopra la piastra del pronto soccorso, che, nelle intenzioni, dovrebbe entrare in servizio a breve, dopo un accidentato cantiere durato quattro anni. n Silvia Cattaneo

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