Cantù, il ponte danneggiato
«Niente manutenzione da 20 anni»

L’accusa degli autotrasportatori: «Sicurezza al primo posto. Sì ai limiti se si interviene subito, se no è una beffa».

Da vent’anni a questa parte la manutenzione delle opere pubbliche, nel Comasco, è ferma al palo. E se la sicurezza viene al primo posto per gli autotrasportatori, non ci stanno invece a vedere utilizzati divieti e ordinanze come un semplice palliativo per non avere responsabilità, ma che poco di concreto producono.

Al punto che chi sulla strada ci lavora tutti i giorni è pronto a intraprendere un’azione legale per vedere riconosciuti i danni causati da questi provvedimenti. Un quadro impietoso quello tracciato dal presidente della Federazione Autotrasportatori Italiani di Como e Lecco Giorgio Colato, che ieri ha incontrato il prefetto Bruno Corda con altri rappresentanti del sodalizio e il legale della Fai. Incontro voluto alla vigilia della giornata di mobilitazione nazionale decisa da Unatras – il raggruppamento delle principali associazioni del mondo del trasporto - per sabato, per documentare le problematiche in cui il settore versa.

«Quello che è accaduto a Cantù Asnago sta accadendo dappertutto – spiega Colato -. Noi siamo i primi a essere per la sicurezza, ci mancherebbe altro, e ci sta bene che un’infrastruttura venga chiusa al passaggio dei mezzi pesanti per effettuare i controlli, verificarne la staticità e quindi eseguire i lavori necessari».

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