Cantù, in 500 per gli Alpini
«Un patrimonio da non perdere»

L’adunata in centro ieri mattina, la sfilata e i discorsi in piazza Garibaldi in occasione dei 95 anni del gruppo cittadino

Gli Alpini nel segno della solidarietà con le Marche colpite dal terremoto. Ieri durante la affollata sfilata per la festa del 95° del gruppo canturino, con almeno 500 persone per le vie della città, era presente anche una delegazione del Comune di Amandola (Fermo): paese duramente colpito dagli eventi sismici della fine di agosto di due anni fa.

All’“ammassamento” di ieri mattina in piazza Guglielmo Marconi c’era uno striscione che ricordava il gemellaggio costruito negli ultimi anni: “Amandola Cantù uniti dalla penna alpina”.

Nel suo intervento il sindaco Arosio ha messo in evidenza l’aspetto umano dell’impegno dell’Ana canturina: «Uomini, gli Alpini, fedeli al giuramento prestato, con le loro penne nere, seguitano a fare più che il loro dovere, sempre e comunque presenti nel momento del bisogno, con valore, affidabilità, spirito di sacrificio». Ha proseguito poi Arosio: «Oggi il mondo ha bisogno di uomini tenaci e coraggiosi che guardino in alto, come l’alpino che scala la montagna per raggiungere la vetta». Ha concluso dicendo: «Gli Alpini sono un irrinunciabile patrimonio di cui andare fieri di impegno civile, di generosa solidarietà e di memorie proiettate nel futuro».

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