Cantù, ladri alle medie Anzani
Rubate le monete alle macchinette

Bottino di appena 50 euro. Il preside: «Avevano fame? Avrebbero potuto chiedere un aiuto e glielo avrei dato»

Non erano ladri di merendine, come nel titolo di un famoso romanzo, ma di monetine trafugate dalla macchinetta del caffè delle scuole medie Anzani. Insomma, a occhio e croce non proprio professionisti del crimine. O forse persino dei ragazzini.

Tanto che il dirigente scolastico Gian Maria Rovelli arriva quasi a essere dispiaciuto per loro, che devono essere piuttosto male in arnese per introdursi in una scuola per un bottino da 50 euro: «Se erano disperati, se avevano fame e sete, avrebbero potuto chiedermeli». L’episodio è avvenuto nella notte tra lunedì e martedì. Gli ignoti – non si sa se uno o più – si sono introdotti nella scuola di via Fossano scassinando una porta del seminterrato. Ieri in tarda mattinata, di fatto, tutto era tornato alla normalità, con la serratura riparata e i collaboratori scolastici che hanno eseguito una pulizia e igienizzazione approfondita dopo il passaggio di estranei che certo non hanno effettuato la verifica del Green pass all’ingresso.

«Purtroppo siamo stati visitati dai ladri – conferma il dirigente scolastico Gian Maria Rovelli – e questa mattina (ieri per chi legge) sono andato dai carabinieri e ho sporto denuncia. Per fortuna non hanno fatto grandi danni, abbiamo solo trovato scassinata la porta del piano seminterrato». Porta che, ieri mattina, è stata subito riparata dal Comune. Il timore, semmai, era per il materiale appetibile per dei ladri, a partire dalla dotazione tecnologica della scuola. «Tutti i computer e ciò che è di valore – rassicura – si trovano sotto chiave e le chiavi sono custodite gelosamente. Non hanno forzato le porte delle aule e dei laboratori, quindi non manca nulla».

Gli intrusu, a quale punto, sono saliti per le scale e si sono diretti al piano rialzato, dove si trovano la macchinetta del caffè e il distributore automatico e lì hanno preso le monetine. In tutto, un bottino da circa 50 euro.

«Onestamente – continua Rovelli – quasi mi dispiace per loro, devono essere disperati per Introdursi in un edifico scolastico per rubare pochi spiccioli. La sera prima sono rimasto a lavorare fino a tardi e credo che se fossero venuto da me e mi avessero detto ho fame, ho sete, piuttosto glieli avrei dati io». Dopo l’intervento dell’azienda che si occupa della manutenzione dei distributori e del Comune, i segni dell’accaduto sono stati tutti cancellati.

«A questo punto – dice il dirigente – presenteremo l’ennesima richiesta all’ente locale per un antifurto, almeno perimetrale». Molto peggio era andata sei anni fa, quando i ladri, approfittando del cantiere per lavori di adeguamento antisismico, nonostante le protezioni sistemate per bloccare l’accesso erano riusciti a entrare nella scuola portandosi via nove computer.

Silvia Cattaneo

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