Cantù, manifestazione antimafia saltata
L’opposizione: «In piazza lo stesso»

Ndrangheta Lavori in corso: «Iniziativa aperta a tutti». Il Pd rilancia: «Ora un consiglio “open”»

Se la Consulta Permanente sulla Sicurezza Urbana e Legalità ha deciso di organizzare l’anno prossimo la manifestazione per dire che Cantù non è omertosa, è Lavori in Corso a prendersi l’impegno di portare i cittadini in piazza Garibaldi.

E anche il Pd chiama l’amministrazione a battere un colpo, convocando quanto prima un consiglio comunale aperto in piazza Garibaldi come già richiesto dai dem nei mesi scorsi.

Richieste che potrebbero non cadere nel vuoto, visto che il vicesindaco reggente Alice Galbiati non ha certo nascosto di non essere d’accordo con la decisione presa dalla consulta nella prima riunione, ovvero quella di avviare un percorso che culmini con un evento l’anno prossimo, perché il tempo è troppo poco.

Visto che l’appuntamento sarebbe per il 23 marzo, in occasione della giornata nazionale della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie, e il timore è che la manifestazione si trasformi in un flop e quindi possa essere controproducente.

«Sto valutando di organizzare qualcosa come amministrazione - conferma Galbiati -. Non sono assolutamente d’accordo con la decisione presa e ancora meno con il criterio. Che possa essere un flop mi lascia perplessa, e comunque valuto il significato della manifestazione, non il ritorno di pubblico». «Io ho accettato la decisione dell’osservatorio perché ho voluto fare un passo indietro - aggiunge -, non volendogli dare una connotazione politica, ma non so quanto questo clima di polemica strumentale abbia influenzato la decisione della consulta». Continua quindi l’attrito con le opposizioni, che hanno rinunciato a designare il proprio delegato al suo interno, non ritenendone opportuna la convocazione a poche settimane dalla sua naturale decadenza.

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