Cronaca / Cantù - Mariano
Mercoledì 30 Novembre 2016
Cantù, negozi contro la movida
«La sera il centro è una vergogna»
Dopo l’appello alla responsabilità di Confcommercio, la protesta degli esercenti. Nel mirino anche i bar. «Ognuno fa il proprio lavoro, ma dopo una certa ora è meglio chiudere»
A insorgere sono i negozi tradizionali. Diversi dai bar. C’è chi è contro gli effetti collaterali da movida serale e notturna, i cui resti sono ancora visibili al mattino, fuori dalle vetrine degli altri commercianti. Chi non disdegnerebbe una chiusura anticipata dei bar, pur rispettando il lavoro di tutti. E chi vorrebbe pattuglie in piena notte.
Per altri, al di là dei vandalisimi che comunque si temono in centro, la movida è pur sempre un momento di pubblicità anche per le vetrine aperte di giorno. Tutto vidimato dai vertici di Confcommercio Como.
È il direttore Graziano Monetti a confermare che erano arrivate segnalazioni sul problema anche in associazione di categoria. Non a caso, ora si proverà a trovare una soluzione.
È l’aspetto più profondo, quello delle lamentele, al di sotto delle parole contenute nella nota diffusa ieri da Confcommercio Como. Tema, proprio la movida a Cantù. Con la sottolineatura che, a breve, ci sarà un incontro con i baristi.
«Chiunque può venire a vedere, soprattutto al giovedì mattina o in altri giorni del fine settimana, la sporcizia che c’è qui vicino - dice Giuditta Bianchi, Basket Point, via Dante - c’è di tutto e di più. Vogliamo fare la movida? Benissimo. Però che ci siano bagni a sufficienza. La città purtroppo sta rasentando il degrado».
Vicino, da Michele Borghi, Studio 54, parlano non solo la lingua dei commercianti, ma anche quella dei residenti. «Dopo le 19.30 è una giungla - la definizione usata - Il rispetto verso le più elementari regole di educazione è scomparso da tempo. La movida porta degrado. Ho visto gente usare la via ma anche giardini privati come toilette. Mi metto nei panni dei baristi: non è facile. Egoisticamente mi viene da pensare che se chiudessero prima forse sarebbe meglio. Ma è giusto che ognuno faccia il suo lavoro. So cosa dovrebbe fare invece il Comune: mandare in giro pattuglie anche alle 2 di notte».
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