Cantù, nodo vicesindaco
Forza Italia: «Sarà della Lega»

Sul Caso Arosio, Cofrancesco conferma: «Rispettiamo gli accordi»

Si resta in attesa di conoscere quale sarà la decisione del sindaco Edgardo Arosio in merito al suo futuro, decisione che pare già delineata ma che, nelle prossime ore, dovrà venire discussa con tutte le componenti della maggioranza di centrodestra.

Su un punto però paiono non esserci dubbi: meglio proseguire con un vicesindaco e non con il commissario prefettizio, e nessuno mette in dubbio che questo vicesindaco debba essere della Lega. A partire dalla stessa Forza Italia. Dopo la pubblicazione della sentenza del Consiglio di Stato che ha dato ragione al Consorzio Canturino Pompe Funebri Zanfrini, società del fratello e della cognata, rendendolo incompatibile, il sindaco Edgardo Arosio si è preso qualche giorno per decidere come procedere ora.

Ovvero se dimettersi, come da lui ipotizzato immediatamente dopo la pubblicazione della sentenza, o andare alla decadenza, stabilendo il nome del vicesindaco che dovrà guidare la città da qui alle prossime elezioni, nella primavera 2019. Per sciogliere questo nodo si deve pazientare ancora, perché nelle prossime ore si terranno gli incontri tra il sindaco e le componenti della maggioranza, ma pare ci si indirizzi verso una scelta di responsabilità. Questo significherebbe designare un nuovo vicesindaco della Lega, ruolo oggi ricoperto dal forzista Teo Ferrari, per rispettare pesi e patti di coalizione. I nomi papabili quelli dell’assessore ai Servizi Sociali Alessandro Brianza e del collega ai Lavori Pubblici Davide Maspero. «Senza dubbio – dice il capogruppo di Forza Italia Ciro Cofrancesco – la scelta di proseguire con un vicesindaco è preferibile a quella dell’arrivo di un commissario prefettizio, che si limiterebbe a sbrigare l’ordinario. Con un vicesindaco si può proseguire fino a primavera, quindi portando a compimento molte cose. Ci sono tanti progetti, e sarebbe opportuno non fermarli».

Un vicesindaco della Lega? «Gli accordi politici erano quelli – conferma – e gli accordi si rispettano».

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