Cantù, omicidio del nonno, un mese dopo
Appartamento ancora sotto sequestro

Indagini verso la chiusura. L’inizio del processo al nipote è previsto entro l’estate

A un mese dall’omicidio di Vighizzolo, le indagini già sembrano avviarsi alla chiusura.

E, per Luca Volpe, 26 anni, reo confesso dell’assassinio del nonno Giovanni Volpe, 78 anni, si avvicina la data del processo. È possibile, secondo quanto stimano in questi giorni gli inquirenti, che fra non molto arriverà il rinvio a giudizio. Con un quadro accusatorio, ormai, decisamente delineato. E’ possibile, quindi, la previsione di queste ore, che l’udienza preliminare potrà celebrarsi nel corso di qualche mese. Con una prima udienza forse già nell’arco dell’estate. Intanto, l’abitazione al secondo piano di via Monte Palanzone 13, dove si è consumata la tragedia, per il momento, rimane sotto sequestro.

Domani sarà passato un mese dal delitto, avvenuto lo scorso venerdì 16 marzo. E’ pomeriggio quando Luca Volpe, uscito dal carcere da qualche mese e ce viveva nella casa dove il nonno, da dicembre, l’aveva preso con sé sotto la sua patria potestà, assume della cocaina. Nasce un litigio. Giovanni Volpe viene ucciso nello studio con un coltellaccio da cucina. Diversi colpi: almeno 19, come stabilito dall’autopsia. All’addome, ma anche al torace e al collo, all’altezza della giugulare. Con una furia tale da spezzare il coltello. E poi la fuga con gli abiti sporchi di sangue, sulla Fiat Panda del nonno, su cui Volpe carica a bordo due prostitute. La stanza presa a Novedrate, all’hotel motel Blu 9. E i Carabinieri di Cantù che, grazie alla localizzazione del cellulare e a un’intuizione, fanno irruzione in camera. Dove il ragazzo è a letto con le due donne.

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