Cronaca / Cantù - Mariano
Martedì 13 Novembre 2018
Cantù, Radura non sfratta Pinocchio
«Due opere nella stessa piazza»
L’assessore Ferrari rassicura sullo spostamento dell’installazione di Boeri: «Sarà collocata nella parte alta di largo XX Settembre, verso via Matteotti». E si ripareranno i danni dei vandali
La decisione è stata presa. Come comunica l’assessore alla Cultura e Attività economiche Matteo Ferrari, Forza Italia, nelle prossime settimane la Radura, regalata alla città da Stefano Boeri Architetti, in occasione del recente Festival del Legno, verrà necessariamente spostata da piazza Garibaldi.
Dovrà lasciare spazio alle iniziative natalizie. Sarà posizionata, quindi, in largo XX Settembre, di fronte all’ex municipio di Villa Calvi. Insieme al Pinocchio gigante. Il Comune ha deciso infatti di far convivere, nei prossimi mesi, i due simboli del design.
La Giunta ha così ascoltato i pareri delle mamme, le quali non avrebbero visto di buon grado lo spostamento del burattino al seppur vicino parco di via Roma. Per il momento, la Radura si sposta quindi al confine con la pedonale via Matteotti.
Ma l’installazione, in futuro, potrà essere posizionata anche in altri punti della città, dal centro alle frazioni. «Abbiamo deciso, d’accordo con le ditte del nostro territorio che l’hanno realizzata, che il primo spostamento della Radura sarà in largo XX Settembre, dove ci sarà una convivenza con il Pinocchio - spiega Ferrari - Terremo il Pinocchio lì dov’è, e metteremo, a monte del largo, sul lato verso via Matteotti, la Radura. In un’ottica comunque di un’installazione che vuole e deve essere dinamica».
L’idea di mettere insieme Radura e Pinocchio nello stesso largo era arrivata da Maurizio Riva di Riva 1920. «Ho avuto modo di parlare di questa scelta anche con lui - dice Ferrari - Sembrano tutti soddisfatti. Quanto al Pinocchio, a Pierino Bellasio di Effebi Arredamenti, che l’ha costruito, così come a Ivano Rota, che l’ha disegnato, ho sempre detto che si sarebbero fatte scelte caute e rispettose di tutti. È un’amministrazione, la nostra, che vuole ascoltare».
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