Cronaca / Cantù - Mariano
Venerdì 12 Marzo 2021
Carimate in lutto
per mamma Stefania
«Addio guerriera»
Stefania Marteni vinta dal tumore a 39 anni. Lascia il marito Francesco e un bimbo di soli 4 anni. I genitori: «Le abbiamo tenuto la mano fino all’ultimo»
Stefania Marteni ha sempre amato con tutta se stessa viaggiare, ed è andata incontro a ogni destinazione con un gran sorriso sul volto. Anche questa volta, anche se sapeva che non avrebbe più fatto ritorno. Se n’è andata a 39 anni appena, strappata da un male cattivo all’affetto del marito Francesco Mandelli e del figlio Riccardo di quattro anni.
Gli amici e i colleghi la chiamavano guerriera, per la forza e la caparbietà con cui ha affrontato quattro anni di cure e di dolore. Ma a lei quel soprannome, racconta oggi chi l’amava, non piaceva poi tanto.
Preferiva quello che le avevano dato all’ospedale di Desio e a Monza, “bel sorriso”, perché neppure le pesanti cure a cui si è sottoposta erano riuscite a spegnere il sole aveva dentro.
Originaria di Carate Brianza, lavorava al sito di comparazione viaggi lastminute.com, dove si occupava di frodi, sito dove lavora anche il marito Francesco Mandelli, sposato nel 2012. Si erano conosciuti ai tempi dell’università, in pizzeria, quando entrambi si erano trovati un’occupazione per essere indipendenti nonostante ancora studiassero. E non si sono più lasciati. Dopo aver vissuto per qualche tempo a Paina di Giussano da alcuni anni hanno preso casa a Carimate. E la piccola comunità è rimasta sconvolta dalla notizia della sua scomparsa.
Oggi vicino a Francesco e Riccardo ci sono i genitori di Stefania Marteni, Luigi e Maria, che hanno perso l’unica figlia.
«Le abbiamo tenuto la mano, qui, fino alla fine – racconta la madre – se n’è andata circondata dall’amore, è scivolata via, serenamente». Impensabile ricoverarla in ospedale in un momento come questo, con il rischio di non poterle stare accanto.
«Era una ragazza solare – continua – aiutava sempre tutti. Persino in questi anni, quando incontrava qualcuno che scopriva del suo male, era lei a dare coraggio agli altri».
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