Carimate: rapina a Montesolaro, svuotato Postamat

Due malviventi hanno atteso all’esterno l’arrivo della dipendente e le hanno fatto aprire la cassaforte. Erano disarmati, ma di fronte alle minacce di morte lei ha ceduto. Bottino tra i 10 e i 15mila euro. Poi la fuga a piedi

Hanno atteso la dipendente di Poste Italiane all’esterno, prima dell’apertura dell’ufficio postale, al mattino.

In due, disarmati, con la persuasione delle minacce, hanno costretto la donna a farsi dare quel che era contenuto nella cassaforte del Postamat. Si sono presi una cifra tra i 10mila e i 15mila euro. Quindi, a piedi, sono fuggiti.

La rapina di Natale, all’ufficio delle poste di Montesolaro. La seconda in sette mesi. Le indagini dei carabinieri di Cantù proseguono a tutto campo. Non si esclude nessuna risorsa utile, nemmeno le telecamere presenti in paese. Proprio in tema di videosorveglianza, il sindaco Roberto Allevi preannuncia un investimento da parte del Comune in telecamere e lampioni. Per provare a portare una maggiore sicurezza sia alle poste di Montesolaro che alle poste di Carimate, entrambe già finite nel mirino dei rapinatori.

Il fatto è avvenuto martedì mattina, nella strada delle poste di Montesolaro: via XXV Aprile. Una laterale della provinciale, il collegamento principale tra la frazione, Cantù e il centro di Carimate. Trafficato. Più solitaria la strada delle poste. Anche se utilizzata da chi si muove nelle circolazione locale. A Montesolaro, le poste si trovano al piano terra di un condominio a due piani. Chi si avvicina al bancomat può confondersi con un residente, o con un utente intenzionato a prelevare. In questa circostanza: un prelievo tanto illegale quanto ingente.

I due rapinatori si sono presi senz’altro una cifra importante. Prima di sparire.

A piedi, certo. Sempre che poi, in qualche punto, lontano da sguardi e testimoni, non siano stati raccolti da un complice in auto. Uno scenario abbastanza probabile. Anche per evitare di dare nell’occhio a piedi, per strada. Non impossibile dileguarsi, magari, verso Figino e la Novedratese.

Una rapina fotocopia era avvenuta a maggio. Stesso giorno: martedì mattina. Stesso numero di malviventi: due.

Anche qui, il dipendente che doveva aprire l’ufficio era stato bloccato all’esterno dai due banditi, con il volto coperto dalla mascherina chirurgica.

Ed era stato costretto con le minacce a svuotare la cassaforte. Pare, altro elemento simile, che non fossero armati. Poi, stessa fuga: la coppia di rapinatori è scappata a piedi. Solo due mesi prima, a febbraio, era stato rapinato l’ufficio postale di Carimate centro: in via Airoldi.

In questo caso, la seconda rapina in quattro anni. Con i due dipendenti, non uno, piuttosto scossi. Si può comprendere quale sia lo stato d’animo di chi lavora agli sportelli.

Il sindaco Allevi conosce perfettamente la situazione dei due uffici postali. Preannuncia alcuni adeguamenti. «Con le telecamere abbiamo completato i sei varchi, sono uno strumento utile. Per le poste di Carimate e Montesolaro pensiamo a due aree ben illuminate, con nuovi lampioni».

«Sorvegliate anche da telecamere comunali che oggi non ci sono. Metteremo a bilancio questo duplice aspetto». Per evitare che in futuro altre rapine.

Christian Galimberti

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