Casnate e il Palasampietro
Una luce in fondo al tunnel

Il Comune di Como ha messo nero su bianco la domanda di rinnovo per la gestione per i prossimi tre anni. Il sindaco Bulgheroni conferma: entro l’estate si faranno gli ultimi lavori per riportare la struttura da 99 a 2000 posti

Il Comune di Como ha messo nero su bianco la domanda di rinnovo per la gestione del Palasampietro per i prossimi tre anni. E se non ci saranno passi avanti decisi da parte del Comune di Cantù, il glorioso palazzetto casnatese ed ex Comense non passerà di mano e sarà quindi gestito ancora dal capoluogo.

E’ l’ultima novità della telenovela-Palasampietro, uno degli impianti sportivi più belli della provincia, ancora oggi in buono stato nonostante i 29 anni d’età e chiaramente ambito da più parti, dato che il prossimo 30 giugno scadrà (dopo cinque anni e mezzo) la convenzione tra Como e il Comune di Casnate con Bernate che è proprietario del terreno e da alcuni anni anche della struttura stessa.

Ieri il sindaco Fabio Bulgheroni si è incontrato con i rappresentanti del Comune e delle società di Cantù, che hanno formalizzato le loro richieste in vista della prossima chiusura del palazzetto Parini per lavori di ammodernamento che dureranno un anno. La pallavolo e il basket sono in cerca di una o più nuove case, e il Palasampietro sarebbe una collocazione ad hoc fintanto che il Parini non tornerà agibile.

La nuova convenzione tra Casnate e Como dovrebbe ricalcare la precedente. Bulgheroni inoltre conferma che nel 2019, presumibilmente durante la chiusura estiva, Casnate si farà carico degli ultimi lavori (in particolare la sostituzione delle balaustre delle tribune) per ripristinare finalmente la piena agibilità di 2000 spettatori, invece dei soli 99 attualmente derogati senza il certificato di prevenzione incendi.

I particolari su La Provincia di venerdì 22 febbraio

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