Como: il bazar delle griffe false
Andranno in beneficenza
vestiti per centomila euro

In via Grossi la finanza scopre un “negozio” di capi di abbigliamento contraffatti

Andranno tutti in beneficenza i 110 giubbini, gli oltre cento foulard, le novanta felpe e le 87 sciarpe sequestrate dalla Guardia di finanza nel bazar del falso scoperto in via Tommaso Grossi nello scorso mese di febbraio. Un “bazar” frequentato da molti clienti comaschi, a cui le fiamme gialle della compagnia di Como erano risaliti dopo aver sequestrato un borsone di capi d’abbigliamento contraffatti nel corso di un blitz in piazza Matteotti.

Tutta quella merce, il cui valore sfiorerebbe i centomila euro, ora finirà in beneficenza. Il pubblico ministero Massimo Astori, infatti, ha firmato l’autorizzazione alla richiesta del comandante della compagnia di Como della Guardia di finanza a identificare una onlus a cui poter regalare piumini, maglie, felpe, sciarpe, borse, marsupi, cappelli.

Il via libera alla donazione prenatalizia è arrivato nei giorni scorsi, dopo che la Procura ha notificato al titolare del bazar (e al suo padrone di casa, colpevole di aver ospitato in nero un cittadino a carico del quale pende un decreto di espulsione) l’avviso di chiusura delle indagini.

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