Dalle piste ciclabili al bookshop
Cantù e il museo diffuso: mille idee

Il progetto Dalle due sedi iniziali si è passati addirittura a otto, con un occhio anche al turismo. Merletto, design, legno e basket: il patrimonio della città. Il bando europeo accende la fantasia

Non solo la novità delle otto sedi, di cui le due principali in Villa Calvi e nell’ex chiesa di Sant’Ambrogio.

Per il museo diffuso Città di Cantù, si profila un collegamento favorito dalla rete di piste ciclabili. Mentre sono già tratteggiati sulla carta i cosiddetti percorsi a verde di collegamento tra i parchi comunali del centro città. Di più.

Appaiono come già definite le future funzioni dei locali di Villa Calvi, sia al piano terra che al primo piano: immancabile, fra questi, il bookshop del museo. Sempre in Villa, si stanno già definendo idee per le esposizioni.

Sono altri dettagli che emergono dal progetto vincitore del bando New European Bauhaus: tra settembre e dicembre, per 75 giorni di consulenza, gli esperti dell’Unione europea partiranno da diversi elementi, diversi di questi già delineati, per propria parte, dal Comune di Cantù, già sul tema con gli uffici del municipio.

Idee precise

Di recente, durante la chiusura della conferenza dei servizi per il progetto del palazzetto di Cantù Next, l’architetto Luca Noseda, dirigente dell’area tecnica del Comune, ha ricordato come anche il museo diffuso potrà contare sui collegamenti con le piste ciclabili, grazie a una rete più estesa rispetto all’attuale. E ha affermato che in Comune si stanno definendo le tematiche per l’affiancamento tecnico agli esperti ingaggiati dalla Ue, chiamati a pronunciarsi sulla progettazione stessa del museo di Cantù.

Su Villa Calvi, il Comune ha già delle idee precise su come organizzare gli spazi. Al piano terra, un’area esposizione under 18 a rotazione dei ragazzi, con una galleria degli oggetti sospesi. Quindi, sale espositive, un’area lettura, il guardaroba, un’area caffè e il bookshop, utilizzabile come spazio per conferenze e proiezioni. In progetto, anche la creazione di un nuovo ascensore per salire al primo piano. Sopra, altri spazi espositivi, una biblioteca, la sala per l’ospite d’onore altri oggetti sospesi e l’accesso al terrazzo.

Subito al lavoro

A partire già da questa settimana - con il rientro, in sostanza, di chi era in vacanza, fra amministratori e tecnici - non mancherà il lavoro sul museo diffuso.

«L’idea di un museo del mobile e del merletto è nata anche per le varie collaborazioni con le associazioni di categoria: con l’assessore alla Cultura Isabella Girgi, l’assessore al Reperimento fondi pubblici Matteo Ferrari e l’assessore ai Lavori pubblici Maurizio Cattaneo è stato fatto un lavoro eccezionale - riferisce il vicesindaco e assessore alle Attività economiche Giuseppe Molteni - L’obiettivo è attrarre persone sul territorio».

«All’interno di tutto questo - prosegue - si colloca la rete di piste ciclabili, per un attraversamento più semplice della città e anche per raggiungere più facilmente il centro, come per la pista in fase di progettazione tra la stazione di Cantù Asnago e corso Europa».

Sui possibili finanziamenti, «gli stessi uffici, a partire dall’architetto Noseda, sono impegnati per proporre soluzioni nuove. Tutte queste energie che stiamo creando - conclude - hanno come obiettivo una Città di Cantù ancora più importante. È davvero un momento di fermento».

© RIPRODUZIONE RISERVATA