Cronaca / Cantù - Mariano
Venerdì 07 Ottobre 2016
Delitto di Carugo
Guardie, maghi e amanti
Carugo Nei tabulati la vera storia di un delitto “per errore”. Una banda male assortita di manovali “pasticcioni” e violenti
Nuovi dettagli emergono dall’inchiesta sull’omicidio del povero architetto Alfio Molteni, vittima di uno scalcinato sodalizio di mandanti incapaci (e però anche abbastanza spietati) e di “operai” affamati, pronti a tutto, o quasi, per pochi euro e qualche mezza promessa.
Il professionismo è un’altra cosa, come sanno bene da queste parti, in un lembo di Brianza e ‘ndrangheta in cui non si spara ma se si spara non si sbaglia. Questi, invece - l’ex moglie Daniela Rho, il suo commercialista Alberto Brivio e il loro parterre di manovali - riuscirono a sbagliare tutto, e non solo la sera dell’omicidio, quando Molteni avrebbe dovuto ritrovarsi in ospedale con una pistolettata in un piede, mentre sappiamo come è andata a finire.
“Gipi” e Luigi, detto “Rambo”
Citando qua e là: un giorno, con il solito obiettivo di screditare l’architetto agli occhi dei giudici in modo da affidare le figlie in via esclusiva all’ex moglie, Alberto “Gipi” Brivio opta per un grande classico, la droga nascosta in auto.
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