Duecento famiglie senza posta
«Da agosto qui non arriva nulla»

Cantù, il disservizio riguarda il maxi-condominio Cantù Futura di via Milano E c’è chi denuncia di non ricevere le bollette dall’inizio dell’anno

Il caso limite è addirittura chi, la posta, non la riceve da un anno. E per diverse famiglie al civico 51 della Cantù Futura, una zona residenziale da circa 200 indirizzi, la posta non arriva più da agosto: tre mesi secchi. Come minimo. Al punto che, come raccontato dai residenti, anche le raccomandate inviate dall’amministrazione del condominio, con i conti delle spese comuni, non sarebbero arrivate tutte a destinazione: meglio una più affidabile mail, la soluzione pensata come alternativa.

Così succede in questi mesi, in una zona centrale delle città. Che non è nemmeno l’unica a registrare l’assenza del portalettere Così anche in via Carcano, ancora più centrale. E in Spluga, tra il centro e Vighizzolo. In via Milano, Loocchiata alle cassette delle poste vuote, unica eccezione qualche timido volantino, è un’immagine simbolica che riferisce di un problema condiviso da decine di famiglie. Se non tutte: molte.

Sei palazzine al civico 51

«Qui al 51 di via Milano ci sono sei condomini - riferisce Samuela Sinisgalli - da agosto quello che riceviamo è soltanto pubblicità. Siamo arrivati al punto di cercare di reperire le bollette via web. E anche le raccomandate per le spese condominiali che dovevano arrivare in questi giorni non sono arrivate. È un problema diventato ingestibile». «Purtroppo sembra che non ci sia soltanto via Milano - aggiunge - Anche dalle parti di via Carcano c’è chi non vede più il portalettere da diverso tempo. Sappiamo che c’è stata la chiusura del centro di smistamento di Cucciago». Due mesi di chiusura, si era detto all’inizio di settembre. Con i portalettere in partenza non più dal vicino paese alle porte di Cantù, ma da Como. Nel pensiero comune dei cittadini, la situazione è che quindi il problema sia ascrivibile alla chiusura provvisoria per lavori del centro di Poste Italiane. Ma c’è anche chi afferma di faticare a vedere il portalettere di Nexive, a citare un altro vettore di consegna.

Il record di Giovanna

Il record del disservizio sembra però spettare a Giovanna Avenoso. «Io abito in via Milano da gennaio e ho dovuto dare la ricezione online delle bollette perché non mi è mai arrivato nulla - dice - Al punto che ho dovuto subire degli abbassamenti di energia. Non so chi dovrebbe consegnare le bollette, ma oltre alla pubblicità, nella mia cassetta della posta, non trovo altro. Possibile che abbia dovuto chiamare tutti i mesi i vari fornitori perché non mi è mai arrivata una bolletta?».

Diversi i vicini che, attraverso i social, confermano i disagi. «Abito in via Milano e non arriva più niente, solo pubblicità», racconta un residente. «Verissimo», fa eco un’altra. «Anch’io abito in via Milano e non mi ricordo più neanche la faccia del postino perché non ricevo più niente», di nuovo un’altra conferma. «Nemmeno io ricevo la posta». Problemi anche da via Spluga: «Ho dovuto chiamare per far rispedire le bollette di gas e luce. Effettivamente, postini non ne vedo».

Da Poste Italiane e da Nexive, ieri, non sono arrivati commenti, ma è facile ipotizzare che stiano provvedendo a tutti gli approfondimenti del caso.

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