È il simbolo della Cantù contadina
Ma Santa Naga sta andando a pezzi

Ai problemi di sicurezza dell’area si aggiungono quelli legati alla salute pubblica. La cascina è infestata e in rovina. L’assessore: «Valuteremo se il privato debba o no intervenire»

Come un castello delle fiabe, disabitato da anni, sommerso dal verde. Sta lentamente scomparendo la cascina Santa Naga, simbolo ambientale di Cantù, punto di riferimento pubblico per le generazioni che si sono spostate sotto quei muri - qualche volta pure dentro, anche senza avere il permesso di entrare in una proprietà privata - in innumerevoli passeggiate, oppure grigliate più o meno legittime sui prati circostanti, letture, cavalcate. E’ davvero folto il verde selvaggio cresciuto ormai ovunque, sul perimetro ma anche all’interno, fin quasi sul tetto. Almeno dove è rimasta la copertura: i crolli degli ultimi anni pesano molto sull’aspetto attuale.

Ora la cascina si candida a essere un covo ideale per gli animali selvatici della brughiera. O di bisce. Ma anche roditori. Forse topi. Un luogo, per i tanti che l’hanno conosciuto bene negli anni, dove è difficile non provare un’emozione. A maggior ragione ora. Che è quasi sparito il colpo d’occhio della vecchia cascina secolare.

Oggi, per riportare l’aspetto della cascina ad almeno cinque anni fa, servirebbe una squadra di giardinieri.

LEGGETE l’ampio servizio su LA PROVINCIA di SABATO 5 settembre 2015

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