“Effetto autovelox” a Cantù
Non ancora attivi, la gente frena già

Presa diretta tra gli automobilisti di fronte ai “box” blu. Prevalgono rabbia e pareri critici: «Serve solo a fare cassa». Ma c’è chi condivide la scelta del Comune: «La sicurezza è importante»

Sono stati messi anche i cartelli per annunciarne la presenza, qualche decina di metri prima. E anche se le colonnine blu degli autovelox, dieci in tutto sulle strade più pericolose di Cantù, saranno attivi da giugno, l’effetto è già assicurato. Basta fermarsi nelle vicinanze per vedere le auto rallentare, se non frenare sensibilmente.

Nei commenti, gli automobilisti sembrano divisi tra la necessità di avere strade più sicure e il rischio di beccarsi una multa a 56 chilometri orari, appena oltre il 10% in più dei 50 di limite previsti in centro. Fino ai 60 chilometri orari di velocità, la multa minima è di 39 euro. Tra i 61 e i 90 chilometri orari, sono almeno 159 euro di multa - il massimo indicato è di 639 euro - e 3 punti in meno sulla patente.

«Io non sono residente ma mi è capitato di vedere queste colonnine blu. Quando le ho viste ho rallentato, e poi ho chiesto informazioni ai miei parenti - dice un’automobilista canturina - So che ci sono anche i semavelox, che mi sembrano positivi perché deve essere multato chi passa con il rosso. Per l’autovelox, invece, dipende dalla velocità che rilevano: certo che se multano a 56 chilometri orari, non è il massimo, anche se nel centro cittadino dovrebbe essere rispettato».

Altri pareri e reazioni sul giornale in edicola mercoledì 18 maggio.

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