Elezioni, la scomparsa di Forza Italia: non porterà comaschi in Parlamento

Il caso All’uninominale il partito ripropone la “paracadutata” Ronzulli. Pesa il flop alle Comunali. Al proporzionale c’è Morini, sindaco di Nesso, ma in una casella che rende impossibile l’elezione

Nessun candidato “sicuro” per Forza Italia in provincia di Como. Per i forzisti lariani - chiuse le liste elettorali - è una seconda sconfitta, dopo l’esclusione da Palazzo Cernezzi, conseguenza dell’esito delle ultime amministrative.

Il partito ha deciso di “paracadutare” all’uninominale Licia Ronzulli, milanese, già cinque anni fa eletta nel collegio di Cantù. Durante il mandato è però rimasta distante dalle dinamiche del nostro territorio. Per il resto gli azzurri come possibili deputati non hanno inserito nomi comaschi se non quello del sindaco di Nesso Massimo Morini, non eleggibile però vista la terza posizione in lista.

«Purtroppo anche a livello comunale non abbiamo consiglieri nonostante il buon risultato della lista alle urne»

«Sapevamo di avere poche possibilità – dice Daniele Maggi, il coordinatore cittadino –. Purtroppo anche a livello comunale non abbiamo consiglieri nonostante il buon risultato della lista alle urne. Nel centrodestra ci sono comunque sicuri parlamentari comaschi con cui dialogare. Dopo le elezioni riorganizzeremo le cariche locali». Serpeggia comunque un po’ di delusione. «Con un centrodestra vincente magari Ronzulli potrà ricoprire qualche incarico – commenta Luca Biondi, giovane ex consigliere comunale di Forza Italia – così da dare a Como una voce importante». Così, invece, Enrico Cenetiempo, già assessore nonché ex capogruppo in consiglio comunale: «Diciamo la verità: se avessimo eletto qualcuno in Comune a Como avremmo ancora potuto sperare di esprimere qualcuno alle politiche. Ma così, in effetti, diventa difficile». L’ex azzurra Anna Veronelli corre ora con Azione di Carlo Calenda.

Fratelli d’Italia porta di sicuro a Roma Alessio Butti, nessuna chance invece per il coordinatore provinciale Stefano Molinari, che non rilascia dichiarazioni (il partito aveva anche speso il suo nome come possibile candidato sindaco, salvo poi fare un passo indietro).

La Lega comasca fa quadrato attorno a Nicola Molteni ed Eugenio Zoffili, il Pd ottiene la sicura conferma di Chiara Braga mentre il M5S ha scelto Giovanni Currò con ambizioni di secondo mandato. Currò su Facebook ieri ha ringraziato gli attivisti che l’hanno scelto. Tra i comaschi candidati c’è anche Aurora Longo, di Articolo Uno, avvocato, già consigliere a Cermenate (rappresenta la coalizione di centrosinistra nell’uninominale al Senato). Dal punto di vista numerico, nonostante il taglio dei parlamentari, la nostra provincia come rappresentanza dovrebbe “tenere”.

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