Ha indagato sulle stragi di mafia. Ora è comandante a Como

Carabinieri Il tenente colonnello Giuseppe Colizzi al vertice provinciale. Nuovi responsabili anche al reparto operativo e alla compagnia di Cantù

Nel proprio percorso professionale conta anni di lavoro al Ros tra Milano, Genova e Firenze, indagini sulle stragi di mafia compresa quella di via Palestro a Milano nel 1993 («Crediamo di aver individuato il nome e il volto della donna che faceva parte del commando») e pure sulle ultime attività del fascicolo sul “Mostro di Firenze”.

Ora, il tenente colonnello Giuseppe Colizzi è arrivato a Como per guidare il Comando provinciale dell’Arma sostituendo il colonnello Ciro Trentin. La presentazione del cambio di guida in seno ai carabinieri lariani è stata fatta ieri mattina in contemporanea con la presentazione di altri due uomini appena giunti in provincia, il tenente colonnello Francesco Spera (al comando del Reparto operativo, in sostituzione del tenente colonnello Andrea Ilari) e il capitano Christian Tapparo che ha assunto il comando della Compagnia di Cantù in sostituzione del precedente comandante Francesco Coratti.

«Siamo un team unico e unito – ha detto Colizzi – ed è anche per questo che abbiamo atteso qualche giorno per presentarci alla città e alla provincia tutti insieme. Voglio ringraziare come prima cosa il colonnello Trentin, che mi ha lasciato una situazione davvero eccellente». Il nuovo comandante provinciale è pugliese, 46 anni, sposato e padre di due figli. In questi primi giorni in riva al Lario - «un territorio che mi è piaciuto da subito» - ha incontrato il prefetto, il questore, il procuratore, il sindaco e il cardinale Oscar Cantoni.

«Non facciamo promesse – ha detto alla stampa – Proseguiremo il lavoro fatto fino ad oggi da chi mi ha preceduto che ringrazio perché è doveroso farlo. Abbiamo davanti a noi determinate tipologie di criminalità che vanno affrontate in team, ed è quello che faremo. Prima però lasciateci un po’ di tempo per conoscere il territorio. Cosa faremo? Faremo i carabinieri, staremo vicini alla popolazione, accanto alla gente nel tentativo non solo di reprimere ma anche di prevenire i reati. De resto non ci sarebbero i carabinieri senza una popolazione da tutelare e da proteggere».

Francesco Spera, 52 anni, una moglie e una figlia maggiorenne, ha operato in passato in diverse compagnie comandando a Piove di Sacco (Padova), Castelfranco Veneto (Treviso), Cittadella, Stradella (Pavia) e Luino. In passato ha lavorato anche per diversi anni nei reparti della provincia di Messina. Il capitano Tapparo infine, classe 1973, guiderà la Compagnia di Cantù dopo aver lavorato otto anni al Ros di Milano e Torino e dopo aver comandato le compagnie di Verbania e di Casale Monferrato.

© RIPRODUZIONE RISERVATA