«Mancano vaccini, hub fermo a Mariano
E prenderemo personale da Cernobbio»

Il sottosegretario Turba e il sindaco Alberti spiegano cosa non va al Palatenda: «Pieno ritmo solo con le dosi e da agosto accoglieremo i medici che lasceranno Villa Erba»

«La mancanza di vaccini influenza la partenza del centro vaccinale di Mariano». Così il sottosegretario alla presidenza della Regione Lombardia, Fabrizio Turba ammette e motiva il ritardo dell’avvio della somministrazioni delle dosi anticovid all’interno del “Palatenda”.

Struttura inaugurata ormai undici giorni fa con il taglio del nastro in via Don Sturzo. Una criticità che non scalfisce la certezza di centrare il traguardo del sindaco Giovanni Alberti pronto a candidare il sito marianese a raccogliere l’esperienza, in termini di personale, dell’hub di Cernobbio che chiuderà in agosto.

«Ci candidiamo a essere il dopo Villa Erba» esordisce il primo cittadino che esplicita il significato della sua frase . «Penso che lo smantellamento del sito cernobbiese porti a potenziare gli altri centri comaschi - spiega Alberti - Mariano mette quindi a disposizione il proprio spazio per recuperare parte delle linee vaccinali che verranno dismesse, ma con il supporto del sistema sanitario sul fronte del personale, ossia chiedendo ad Ats e Asst che le figure prima impegnate altrove vengano dirottate sul nostro centro».

«Noi siamo pronti, ma oggi è chiaro che non partiamo perché mancano i vaccini - puntualizza il sindaco - . La macchina c’è, ma manca la benzina perché la Lombardia ha marciato a passo veloce, ma l’Europa è in ritardo nelle consegne o almeno non è tanto veloce quanto le regioni italiane».

Per la prossima settimana è atteso un nuovo carico di vaccini per l’Italia, come ricorda lo stesso Alberti che anticipa: «Partiremo all’inizio con le tre linee gestite dalla residenza per anziani di Fondazione Porta Spinola, la settimana successiva con le altre due a carico dei medici di base». Dopo aver mancato l’appuntamento con l’apertura lo scorso 27 aprile, a distanza di undici giorni dalla sua inaugurazione, il sito risulta ancora oggi chiuso al pubblico».

«Un ritardo che il sottosegretario alla presidenza regionale Turba motiva con poche parole: «La mancanza di vaccini crea grossi problemi anche per il centro vaccinale: pronto, funzionante e utilissimo per il territorio del Marianese-Canturino ma ancora non aperto per appunto la scarsità di dotazioni vaccinali e le risorse di vaccini oggi in possesso servono evidentemente alle prenotazioni già effettuate dai Lombardi».

Silvia Rigamonti

© RIPRODUZIONE RISERVATA