Cronaca / Cantù - Mariano
Lunedì 08 Agosto 2016
Manno si è costituito in carcere
«Sono stato io a sparare»
La conferenza stampa
Era ricercato da giovedì per il tentato omicidio di Andrea Giacalone, avvenuto alle tre del mattino in via Corbetta
È terminata lunedì sera la fuga di Antonio Manno, 21 anni, originario della Calabria ma residente a Cantù, sospettato di aver ridotto in fin di vita Andrea Giacalone, 25 anni di Cantù, dopo un diverbio avvenuto attorno alle tre del mattino di giovedì in via Corbetta.
Manno ha ammesso tutto: di avere minacciato il barista, di essere tornato a casa a prendere il fucile a canne mozze e di avere sparato. L’arma però non si trova.
Il giovane, secondo quanto ricostruito, avrebbe sparato due volte con una lupara contro “l’amico”, colpendolo una prima volta all’addome e una seconda volta, da distanza piuttosto ravvicinata, al volto. Da allora, Manno aveva fatto perdere le proprie tracce, fino a questa sera, lunedì, quando si è costituito al carcere di Opera. Andrea Giacalone, invece, si trova ancora ricoverato all’ospedale Sant’Anna di Como, in prognosi riservata.
Sembra che ormai i carabinieri fossero vicini a Manno, che ha preferito evitare la cattura e costituirsi. Domani, martedì 9 agosto, al comando provinciale dei carabinieri si terrà una conferenza stampa.
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