Cronaca / Cantù - Mariano
Venerdì 17 Gennaio 2020
Marcia della pace, nuovo strappo
Anche Mariano nega il patrocinio
Alberti condivide la posizione del sindaco di Cantù: «Ci obbligano a non esserci»
Se il Comune di Cantù ha deciso di ritirare il patrocinio alla Marcia della Pace in programma per domenica, quello di Mariano Comense, sempre a guida Lega, si era già portato avanti e nemmeno l’ha concesso, nonostante su alcuni manifesti – erroneamente – sia apparso.
La motivazione è la stessa che ha spinto il sindaco canturino Alice Galbiati ad annunciare la decisone di togliere il patrocinio all’evento, ovvero il fatto che tra numerose iniziative previste nel fitto calendario di appuntamenti per il 27° mese della Pace, promosso dalla Caritas del decanato di Cantù e Mariano Comense e da nove associazioni legate ai giovani del decanato stesso, ci sia anche la possibilità di aderire alla campagna #ioaccolgo, il cui obiettivo è chiedere la cancellazione dei Decreti Sicurezza, uno dei provvedimenti simbolo dell’azione politica di Matteo Salvini.
La leghista Galbiati aveva già preannunciata che la giunta si sarebbe unita alla marcia solo dalla seconda tappa, perché l’avvio è stato previsto dal capannone di via Milano, sede dell’associazione islamica Assalam. Ma ora è arrivata la completa rinuncia a partecipare. Ieri la giunta canturina da approvato l’atto di ritiro del patrocinio concesso il 17 dicembre perché, si legge, «la documentazione sopravvenuta connota l’iniziativa di una finalità politica che questa amministrazione non intende avallare». Trattandosi di manifestazione religiosa, si esenterà comunque la parrocchia di San Michele dal pagamento dei servizi resi dalla polizia locale per la gestione della viabilità. La Marcia si tiene, ad anni alterni, a Cantù e Mariano Comense, e anche all’amministrazione guidata da Giovanni Alberti è stato chiesto il patrocinio. Ma, spiega lui stesso, non è stato formalmente concesso,«esiste solamente un’indicazione preventiva di metà dicembre in risposta alla prima richiesta generica ricevuta, eventualmente poi da confermare al momento dell’invio della documentazione definitiva relativa agli eventi da patrocinare».
E visto il programma, si è optato per il no.
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