Marianese truffata e derubata
Due quadri ritrovati in Toscana

Opere dell’artista Anna Catalano pagate con un falso bonifico in una galleria di Roma. Il suo grazie ai carabinieri, che li hanno recuperati dopo un lunga indagine tra Orbetello e Londra

Il bonifico c’era. Ma era un falso, peraltro, senza autore. A dare un nome e cognome all’uomo che ha messo la propria firma a quella che si configura come una truffa sono stati i Carabinieri della Tenenza di Mariano. Sono stati infatti i militari a ritrovare due dei tre quadri sottratti all’ artista marianese Anna Catalano, riuscendo a ricostruire, tassello dopo tassello, il puzzle degli eventi in un’indagine che, partita dalla realtà brianzola, si è sviluppata lungo l’asse Roma - Orbetello - Londra.

Tutto ha inizio a fine ottobre dello scorso anno quando l’artista apre una mostra nella “Galleria Restauro Ambrogi” di Roma. A notare le sue opere, un uomo pacato e distinto, rimasto subito colpito da quella mano capace di suscitare tante e diverse emozioni nello spettatore attraverso i colori. Quelli oro e azzurri di “Monna Lilly” nato per la Biennale di Milano o, ancora, quelli bianco e nero di “Polvere di Stelle” , tra l’altro, esposto a Cannes o, infine, quelli di “Paesaggio italiano” .

Questi i quadri che colpiscono l’esperto, come spiega Catalano, incensata dalle sue parole: «Mi ha proposto una mostra a Londra, itinerante: una cosa bellissima per un’artista». Il progetto sarebbe da realizzare grazie all’appoggio di una società inglese. Ma la donna rifiuta l’invito «perché si sarebbe dovuta svolgere entro Natale, ma non avevo opere da proporre». L’accordo rimane per la vendita di tre quadri per la soddisfazione dell’artista che arriva a un passo dal concretizzare la vendita. «Mi ha chiesto tutti gli incartamenti e le documentazioni relative a quadri fino a che non mi manda una copia del bonifico avvenuto e dico al gallerista di consentire a cedere i quadri».

Ma i giorni scalano le settimane sul calendario, il bonifico non arriva. Arriva invece, la richiesta di pagare 500 euro per avere i suoi quadri. «L’azienda inglese dice che mi ha denunciata per frode fiscale: ho venduto le mie opere a un prezzo troppo alto, secondo loro. Quindi rinunciano a comprarle, ma per riprenderle devo pagare». L’artista si rivolge a degli avvocati che la invitano a denunciare il fatto. Così riporta ai militari di via Salvo D’Acquisto quel che sa: «Un nome». Tanto basta ai Carabinieri per avviare le indagini che li portano a risalire all’identità del signore, collaborando con la Tenenza di Orbetello, che mostra le foto di alcuni soggetti al gallerista. Ed ecco quindi scattare la perquisizione a casa dell’uomo dove i colleghi toscani ritrovano due dei quadri sottratti. L’uomo è indagato per truffa dalla procura di competenza.

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