Mariano, altre polemiche sui cordoli
«In viale Lombardia sono un danno»

Dopo il camion rimasto incastrato si riaccende la discussione sugli spartitraffico. I residenti: «Il paradosso è che adesso li vogliono abbassare, ma andrebbero proprio tolti»

Solo qualche giorno fa lungo viale Lombardia si stagliava la figura di un bilico fermo. Incastrato tra il cordolo posto a divisone delle carreggiate e l’uscita da via Don Sturzo. «Per compiere tutte le manovre necessarie per portare via il mezzo hanno chiuso la strada dalle 9 alle 12,30 - sbotta il titolare del distributore Total Erg, Francesco Notaro -. Per me quella scelta si è tradotta in un mancato incasso che non recupererò più».

L’episodio registrato giovedì mattina ha riacceso le polemiche mai assopite sull’utilità o meno dei cordoli collocati lungo diverse direttrici di Mariano con l’obiettivo di impedire pericolose e non consentite inversioni di marcia.

«Non è così che si interviene su un problema di sicurezza stradale - spiega Notaro -. Da quando sono nati questi cordoli io ho perso il 30% del mio fatturato, quindi se la domanda è se sono a loro favore direi proprio di no». Di parere affine la titolare della panetteria nata nel 2000 poco distante dalla pompa di benzina.

Il sorriso diventa amaro all’idea che aperto nel novembre 2007 il cantiere per installare i cordoli, nella prossima primavera se ne apra un secondo per limarli in altezza. «Meglio più bassi perché almeno i mezzi di soccorso non rimangono imbottigliati. Forse ci si poteva pensare prima» chiosa Notaro.

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